domenica 11 settembre 2011

Roma pronta per il Cagliari. Che attesa all'Olimpico!

Previsti 45.000 spettatori domani contro il Cagliari per il primo abbraccio a Totti e compagni. Cambiata la società, rivoluzionata la squadra... C’è tanta voglia di Roma.

ROMA, 10 settembre - C’è stata la clamorosa e dolorosa eliminazione dall’Europa League. C’è stato un precampionato in affanno tra ritardi di mercato, gol incassati e gioco più immagina­to che visto. C’è che il Cagliari, con tutto il ri­spetto del mondo, non è che sia proprio il Barcellona che comunque ti porterebbe al botteghino. C’è stata una vicenda societaria che si è risolta, una volta per tutte, soltanto il diciotto agosto scorso. C’è stata un’ultima giornata di mercato che ha portato a Trigo­ria altri tre giocatori, facendo schizzare il to­tale a undici, dando contorni ancora più con­creti a una rivoluzione romanista. C’è stata la polemica, o presunta tale, tra Totti, Luis Enrique e società, poi chiusa una volta per tutte dal capita­no romanista con una dichia­razione da tana libera tutti. C’è stato tutto quello che vo­lete, eppure nella capitale c’è una voglia di Roma che è un qualcosa di tangibile. E do­mani, all’Olimpico, per la pri­ma contro il Cagliari, ci sarà un pubblico di quelli che si possono definire importanti.

sabato 10 settembre 2011

Luis Enrique elogia Totti: E' speciale anche per me

Il tecnico spagnolo: «Il capitano non può essere un giocatore normale per questo club. Lui è unico, è speciale anche negli atteggiamenti, avete capito?»

ROMA, 10 settembre - Alla vigilia dell’esordio in campionato Luis Enrique è carico. E’ entrato nel clima partita come quando era calciatore, la tensione emotiva è evidente durante la conferenza stampa. Non può evitare di tornare sul caso-Totti, chiuso dal capitano con le dichiarazioni concilianti dei giorni scorsi. Il tecnico asturiano si mostra un po’ disturbato di fronte alla domanda sul numero dieci, ma per dare più forza al suo discorso risponde, unica volta, in italiano: «Totti non può essere un giocatore normale, come gli altri, è speciale, unico, ha segnato 207 gol in Serie A. È il giocatore più importante nella storia della Roma. Ma poi tocca a me decidere chi va in campo. È un mio diritto, anche sbagliando». Poi smorza la tensione con un sorriso: «Avete capito? Grazie!» e stringe i pugni in segno di esultanza. L'allenatore della Roma ha preferito parlare delle difficoltà della gara di esordio, degli ostacoli che la sua squadra troverà contro il Cagliari: «Mi preoccupano Conti, Nainggolan, gli inserimenti di Cossu».

«SIAMO IN NETTO PROGRESSO» - Ma sulle condizioni dei suoi uomini si mostra ottimista oltre a dirsi soddisfatto della squadra uscita dalla campagna acquisti: «Sono molto contento dell'atteggiamento di tutti, a partire dal club e dai dirigenti. Quando si cambia tanto come abbiamo fatto noi si verificano delle situazioni un pò delicate, particolari. Ma io sono soddisfatto del sostegno che ho ricevuto e sono contento di tutti i giocatori, compreso Francesco, che è il nostro capitano. Mi auguro di poter conquistare i tre punti con il sostegno dei nostri tifosi, ma abbiamo anche l’obiettivo di farli divertire. Sono stato scelto dalla società per questo». Luis Enrique ha anche parlato di un clima senza tensioni all’interno dello spogliatoio: «Parlo tutti i giorni con i giocatori, sono contento della situazione attuale quello che mi preoccupa è l'avversario, quindi il Cagliari. Non ho discusso nè avuto problemi con nessuno. Nell’ultima settimana abbiamo potuto lavorare nelle condiziioni ideali. Tutti i giocatori che non sono alle prese con infortuni saranno disponibili, solo domani mattina diramerò la lista dei convocati e resteranno fuori in quattro, in base alle condizioni di forma», ha concluso senza dare indicazioni sulla formazione che scenderà in campo.

lunedì 15 agosto 2011

Roma, paura per Bojan: aggredito da ultrà Valencia

L'attaccante giallorosso, dopo la sfida persa per 3-0 al Mestalla, è stato preso di mira da teppisti valenciani che lo avevano isolato. A salvarlo due cameramen che lo hanno scortato sul pulmino dei giornalisti, parcheggiato dietro a quello della squadra. Tanta paura per l'attaccante: «Io sono catalano, con i va­lenciani c’è un pessimo rapporto, ecco perché ce l’hanno con me...»
 
VALENCIA, 14 agosto - Sarà stata l’una meno die­ci, notte tra venerdì e sabato, la Roma aveva appena sbattuto il grugno contro un Valen­cia lanciatissimo nell’ul­tima amichevole prima del debutto ufficiale sta­gionale, giovedì in Euro­pa League con lo Slovan Bratislava. Treazero per la squadra di Unai Eme­ry e giallorossi che a capo chino si infilavano nel bus pronto a por­tarli in aeroporto per il volo notturno di rientro. Dietro il bus giallorosso, un pul­lmino per gli sparuti cronisti al seguito della squadra, sei in tutto tra giornalisti e cameramen. E proprio ai due camera­men Bojan Krkic deve la sua incolumi­tà. Perché l’attaccante era stato preso di mira da un gruppo di esagitati valencia­ni che l’avevano isolato: prelevato quasi di peso, Bojan è stato scortato nel mini­bus, giusto giusto tra le braccia degli in­creduli cronisti, mentre l’autista prov­vedeva a serrare la porta del veicolo appena prima che venisse sballottato dalle mani di decine di ra­gazzi con le magliette del Valencia indosso. Urlava­no frasi a Bojan, in valen­cià - uno degli idiomi ri­conosciuti in Spagna, ol­tre a castigliano, catalano e basco - mentre il ragazzino di origini serbe si accucciava sul sedile stringen­do il suo trolley nella sinistra e due cel­lulari nella destra. Per sfogare la tensio­ne, mista a paura, il povero attaccante ­un timido ventenne in fondo - non pote­va fare di meglio che rivolgersi a quelle mani che si abbattevano come tamburi sui vetri: «Que quieres, imbecil? Imbecil! ».

LA PAURA  - Questioni di radicato campanilismo iberico al cui confronto le nostre rivalità dastra­paesesembrano ameni scambi d’opinione. «Io sono catalano, con i va­lenciani c’è un pessimo rapporto, ecco perché ce l’hanno con me...» ha poi spiegato Bojan mentre il minibus e le parole di conforto dei cronisti lo scortavano verso l’albergo dove avrebbe trascorso quel che restava della notte valenciana prima di puntare verso Bar­cellona, casa sua, per salutare la fami­glia approfittando del giorno libero con­cesso ai giallorossi da Luis Enrique (ap­puntamento oggi pomeriggio a Trigoria per la ripresa degli allenamenti).

martedì 21 giugno 2011

«Roma, non solo Bojan: anche Thiago e Montoya»

La stampa catalana sicura: «Nel suo blitz a Barcellona Sabatini chiuderà con l'attaccante e per chiedere ai blaugrana anche quello che viene considerato l'erede di Xavi e il terzino»
ROMA, 21 giugno - «Non so se resterò al Barcellona». Thiago Alcántara, giovane centrocampista spagnolo - da molti considerato l'erede di Xavi - potrebbe lasciare la Cantera blaugrana per andare a vincere da qualche altra parte. Fra i club interessati al perno della nazionale Under 21, attualmente impegnata negli Europei in Danimarca, c'è anche la Roma di Luis Enrique. Secondo quanto riportato dal sito spagnolo Sport.es, infatti, il 20enne talento spagnolo starebbe seriamente meditando un addio ai colori blaugrana, soprattutto se alla corte di Guardiola dovesse arrivare Cesc Fabregas. «Sarei bugiardo se dicessi che il mio sogno è quello di trionfare nel Barça. Io voglio avere successo nel calcio. Voglio essere un giocatore di cui la gente si ricorderà per sempre e non solo perché ho giocato con la squadra blaugrana», ha detto - poi in parte rettificando - qualche giorno fa il centrocampista all'agenzia spagnola EFE. Il ds della Roma Sabatini sarà oggi a Barcellona per chiudere con Bojan e per chiedere ai blaugrana anche il terzino Martin Montoya. Non è escluso l'inserimento di Thiago Alcantara nel pacchetto giallorosso.

Roma-Clichy, si può fare. Sabatini, blitz a Londra

Ha preso il via ieri il tour internazionale del nuovo ds giallorosso per concretizzare qualche acquisto. Aperta la trattativa con l’Arsenal per l'esterno francese. Proposto al Tottenham lo scambio Vucinic-Sandro.
ROMA, 21 giugno - La primula rossa Walter Sabatini ha cominciato il suo giro del mondo in quattro giorni. Prima tappa, ieri, Londra. Che si può leggere soprattutto Tottenham ed Arsenal. O viceversa. Al centro degli in­contri, che hanno avuto un protagonista an­che in Frank Trimboli agente Fifa da anni attivo sull’asse Inghilterra-Italia, giocatori in entrata e in uscita, ovvero Clichy e San­dro, Vucinic, Riise e Julio Sergio. Provia­mo a spiegare, almeno per quello che ci ri­sulta, quello che è successo ieri a Londra.
 

Roma, firmato contratto Luis Enrique: 6 milioni in 2 anni

«L'accordo raggiunto, di durata biennale, prevede il riconoscimento al tecnico di un emolumento lordo di 2,9 milioni di euro, per la stagione sportiva 2011/2012, e di 3,1 milioni di euro, per la stagione sportiva 2012/2013»
ROMA, 20 giugno - L'As Roma ha sottoscritto il contratto economico con l'allenatore Luis Enrique Martinez Garca. «L'accordo raggiunto, di durata biennale - spiega la società con una nota -, prevede il riconoscimento al tecnico di un emolumento lordo di 2,9 milioni di euro, per la stagione sportiva 2011/2012, e di 3,1 milioni di euro, per la stagione sportiva 2012/2013, oltre a premi individuali per il raggiungimento di prefissati obiettivi sportivi». Luis Enrique «sarà coadiuvato dal proprio staff, composto da Ivan de la Pena Lopez, assistente, Moreno Gonzales Robert, allenatore in seconda, Antonio Llorente, mental coach, e Pol Cabanellas Rafael, preparatore atletico».

domenica 22 maggio 2011

Calciomercato Roma e Juventus: Bayern Monaco piomba su Sagna

I bavaresi offrirebbero 14 milioni di euro per il terzino francese in forza all'Arsenal.

 CALCIOMERCATO ROMA E JUVENTUS: BAYERN MONACO SU SAGNA / LONDRA (Gran Bretagna) - Il Bayern Monaco sulla strada di Roma e Juventus. Come scrive il tabloid 'Daily Star', infatti, gli ex campioni di Germania avrebbero in serbo un'offerta pari a 14 milioni di euro per il cartellino di Bacary Sagna, da tempi non sospetti nel mirino dei due club nostrani. Il terzino dell'Arsenal, seguito anche dal Real Madrid, ha un contratto in scadenza nel 2014 con i 'Gunners'.

Mercato Roma, Sabatini in Sudamerica: oltre a Bielsa anche Lamela

Il nuovo dirigente giallorosso seguirà la partita del River per esaminare il talento argentino seguito dalla Roma.

MERCATO ROMA SABATINI BIELSA LAMELA / BUENOS AIRES (Argentina) - Prosegue il tour di Walter Sabatini in Sudamerica per intavolare trattative sia con calciatori sia con potenziali allenatori della nuova Roma. Il viaggio in Argentina sarà un'occasione per fare una chiacchierata con Marcelo Bielsa, ex ct del Cile, che è fra i papabili per il ruolo di allenatore. Ma soprattutto oggi Sabatini assisterà all'incontro di campionato fra River Plate e San Lorenzo. Obiettivo, come anticipato un paio di giorni fa da Blog AS Roma è quello di visionare Erik Lamela, il 'nuovo Pastore' del calcio argentino, accostato alla Roma che verrà anche dal suo procuratore Bruno Satin. 

Calciomercato Roma e Juventus, ag. Denilson su ipotesi giallorossa

Gerardo Santiago ha parlato dell'offerta della squadra capitolina per il giocatore dell'Arsenal.

CALCIOMERCATO JUVE ROMA ESCLUSIVO AGENTE DENILSON/ BARCELLONA (Spagna) – Nei giorni scorsi dall’Inghilterra sono giunte delle dichiarazioni di Denilson che annunciavano la separazione quasi sicura tra centrocampista brasiliano e Arsenal la prossima estate. Il giocatore è stato accostato in passato alla Juventus, ma ieri il Daily Mail ha parlato di un’offerta di 5 milioni di sterline della Roma. Per saperne di più, Blog AS Roma ha intervistato in esclusiva Gerardo Santiago della ‘Holding Sports Soccer Assessoria’, l’agenzia che cura gli interessi del brasiliano. “Non siamo a conoscenza di questa offerta, penso siano solo rumors, così come quelli legati alla Juventus di qualche tempo fa. Se possiamo confermare che vada via per andare in Italia o Spagna? Io non posso confermarlo, è una decisione che spetta in prima persona al giocatore. Aspettiamo che finisca il campionato e poi vedremo. Al momento non ho in programma alcuna riunione con Arsene Wenger

 

Alemanno: «Pallotta? Parlerò con DiBenedetto»

Il sindaco di Roma sull'arrivo dell'uomo chiave della cordata Usa che ha rilevato la società giallorossa: «Quando ci sarà il segnale positivo per l'incontro da parte di Unicredit e della realtà di intermediazione, ci vedremo. Non bisogna precorrere i tempi né inseguire i singoli soci. Voglio parlare con chi è stato delegato a rappresentare tutta la cordata»

ROMA, 22 maggio - «Aspetto di incontrare DiBenedetto e appena da parte di Unicredit e dalla realtà di intermediazione ci sarà il segnale positivo faremo l'incontro». Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine della maratona 'Race for the Cure', in merito alla presenza a Roma di James Pallotta, uomo chiave della cordata Usa per l'acquisizione della Roma. «Non bisogna precorrere i tempi - ha aggiunto -, nè inseguire i singoli soci. Voglio parlare con chi è stato delegato a rappresentare tutta la cordata». A chi gli chiedeva se l'amministrazione capitolina fosse fiduciosa, Alemanno ha risposto: «Le premesse sono buone. Noi ovviamente non abbiamo fatto una verifica diretta della situazione, ma ci dobbiamo rimettere a quello che è stato indicato dalle verifiche finanziarie. Ho chiesto a Unicredit di fare delle verifiche anche di attendibilità imprenditoriale: loro mi hanno garantito - ha concluso - che sarà una cordata che aiuterà la Roma e quindi sono fiducioso».

ROMA 2020, PROGETTO MIGLIORE DEL 2004 - «Il progetto di quest'anno per Roma 2020 è migliore di quello del 2004: ha una coerenza di fondo anche nel rapporto tra villaggio e impiant; abbiamo carte migliori rispetto al 2004». Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno è fiducioso sulla candidatura della Capitale ai Giochi del 2020. «Ma è sempre una competizione - ha tenuto a sottolineare Alemanno - bisogna muoversi. Ci vuole unità e determinazione dalla formalizzazione della candidatura fino alla fine. Il messaggio che Roma deve dare al mondo - ha concluso - è che la città è bellissima per la storia e il suo passato e altrettanto bravissima a organizzare gli eventi».
 

Mercato Roma, sfuma Ottl

Il difensore del Bayern Monaco, in scadenza di contratto, giocherà con l'Hertha Berlino.

 

MERCATO ROMA BAYERN MONACO OTTL / ROMA - Sarà ancora in Bundesliga il futuro di Andreas Ottl. Il 26enne difensore del Bayern Monaco, in scadenza di contratto, era finito nel mirino della Roma ma giocherà la prossima stagione al neo promosso Hertha Berlino: per lui contratto triennale.

Calciomercato Napoli e Roma, agente Douglas Costa: "Roma bella piazza e…"

AS ROMA blog di Edoardo Corsini ha sentino in esclusiva Cesar Bottega, agente del fantasista brasiliano.

CALCIOMERCATO NAPOLI ROMA ESCLUSIVO AGENTE DOUGLAS COSTA/ ROMA – La Roma cerca forze fresche nel reparto avanzato per sopperire alle probabili partenze di Menez Vucinic. Uno dei nomi segnati sul taccuino di Walter Sabatini è quello di Douglas Costa, un giocatore già seguito dal ds giallorosso ai tempi del Palermo e che di recente è stato accostato anche al Napoli. Intervistato in esclusiva da Blog AS Roma, il suo agente, Cesar Bottega, ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni. ”Lui ha fatto una bella partita a Roma (andò anche in gol, ndr). Lo Shakthar è preparato, perché lo sa che prima o poi una grande squadra si farà sotto per Douglas. Roma è una bella piazza, ma di recente non ho avuto alcun contatto con i giallorossi. Adesso il direttore sportivo è Sabatini, io l’ho conosciuto quando lavorava per il Palermo, però di recente non ho avuto alcun contatto con lui”.

 

sabato 21 maggio 2011

Mercato Roma esclusiva, Sabatini in Sudamerica: nel mirino Lamela, Damiao, Galeano, Paredes e Rafael

 Il neo-ds giallorosso a caccia di talenti sudamericani per il nuovo corso DiBenedetto
CALCIOMERCATO ROMA: SABATINI VOLA IN SUDAMERICA / ROMA - Potrebbe parlare sempre più 'latino' la nuova Roma targata DiBenedetto. Secondo le ultime indiscrezioni raccolte da Calciomercato.it, infatti, il nuovo ds giallorosso Sabatini è volato nelle scorse ore in Sudamerica per visionare alcuni fra i nuovi enfant prodige del calcio sudamericano. Oltre ai già conosciuti Lamela (fantasista argentino classe '92 del River Plate), Damiao (21enne centravanti in forza all'Internacional di Porto Alegre) e Galeano (centrale difensivo del '91 di proprietà dell'Independiente de Avellaneda), Sabatini presterà particolare attenzione anche alle prestazioni di Leandro Paredes, non ancora 17enne trequartista del Boca Juniors, e Rafael Cabral Barbosa, portiere classe '90 in forza al Santos.

Dall'Inghilterra sicuri: «Roma su Denilson»

Secondo un tabloid inglese il club giallorosso sarebbe pronto a fare un'offerta di 5,5 milioni di euro per il centrocampista dell'Arsenal.
ROMA, 21 maggio - La Roma sarebbe pronta a fare un'offerta per Denilson, centrocampista ventitreenne brasiliano dell'Arsenal, che ieri ha annunciato la volontà di lasciare Londra per tentare una nuova avventura, magari proprio in Italia. La notizia arriva dall'Inghilterra, più precisamente dal Daily Mail. «L'affare si può chiudere con 5.5 milioni di euro», ha scritto il tabloid inglese.

Montella non molla la Roma «Mi sento ancora in lizza»

Il tecnico giallorosso sereno: «Non mi sento fuori dai giochi, non credo siano ancora state prese decisioni. L'incontro fra Sabatini e Pioli non mi ha deluso, nel calcio queste cose succedono. Resto come vice di un grande tecnico? Preferirei continuare ad allenare»

 ROMA, 21 maggio - «Mi sento ancora in corsa per la panchina della Roma del prossimo anno». Altro che conferenza stampa d'addio. Vincenzo Montella promette battaglia e non ha alcuna intenzione di abdicare. «Ho ancora delle chance per la riconferma e a me nessuno ha comunicato nulla», ha spiegato il tecnico giallorosso in conferenza stampa. «Una settimana fa la mia conferma era data al 90%, dopo Catania sono sceso al 10% ma io non credo a nulla. Ancora non è stata fatta una scelta e io sono ancora in corsa».

«Credo di essere una persona molto equilibrata», ha detto l''aeroplanino'. «So valutare con calma tutto e ho avuto una grossa crescita in questi mesi. La mia più grande gioia sono stati gli attestati di stima da parte dei miei giocatori, anche da chi ha giocato poco, e dai dirigenti. Io non sono deluso dalle voci che circolano anche perchè Pioli (uno dei candidati alla panchina della Roma che verrà, ndr.) è un ottimo allenatore, un tecnico che stimo molto. Mi sento adeguato e preparato per questa piazza».

Montella non dice se ha avuto un colloqui con Sabatini: «Forse l'ho già avuto, forse l'avrò. Vedremo. Non mi devo autosponsorizzare. Il mio discorso è globale e la mia situazione va valutata a livello integrale. E poi non so se allenare la Roma sia la soluzione migliore per me perchè poi devono anche capire le mie esigenze. Ho preso la Roma a nove punti dal quarto posto e ho recuperato tantissimi punti. Non era una cosa semplice. La squadra è stata viva sempre fino a Catania dove abbiamo giocato decimati. L'età? Non è un requisito indispensabile. Per me essere stato o essere in lizza per allenare la Roma è un motivo di grandissimo orgoglio. Mi sono insediato fra lo scetticismo generale e qualcosa penso di aver dimostrato sia a livello personale che collettivo».

Ci sono delle voci anche di un suo futuro su altre panchine di A: «Mi lusinga molto essere accostato a diverse squadre, è motivo d'orgoglio». Montella non vuole fare la lista dei promossi e dei bocciati della Roma: «Questa squadra è stata costruita per vincere lo scudetto e ora si trova in a lottare per l'Europa League. La classifica non mente, vuol dire che nessun giocatore ha giocato al massimo delle proprie possibilità quest'anno. Compreso il sottoscritto».

Una cosa positiva c'è: «Questi ragazzi avranno tanta voglia di riscatto il prossimo anno, di questo sarà felice il tecnico che arriverà». La certezza di Montella: «In Italia è molto più facile fare il giocatore che l'allenatore. In una piazza come Roma devi essere particolarmente equilibrato. Mi piace il rigore e la serietà».

Contro la Sampdoria «avremo bisogno di fare almeno un punto ma dobbiamo vincere perchè c'è ancora la possibilità di raggiungere il quinto posto», ha specificato Montella. «L'incontro fra Sabatini e Pioli non mi ha dato fastidio, anche perchè credo che in queste ultime settimane non abbiano parlato solo con lui. Il calcio che è così, non sono sorpreso».

Il rapporto con i tifosi della Roma è splendido: «Mi hanno sempre dimostrato affetto sia come giocatore che come tecnico e quindi li ringrazio infinitamente. Domani l'Olimpico non sarà uno stadio amico ma oggi voglio ringraziarli. I fischi di domani saranno indirizzati alla squadra e non al tecnico? No, li sentirò anche miei».

Montella non si sente di escludere alcuna soluzione per il futuro: «Io come secondo di un grandissimo allenatore alla Roma? Non lo so, io ho un altro anno di contratto. Devo valutare cosa mi viene proposto e poi farò le mie valutazioni. Le porte sono aperte a tutte le soluzioni. Comunque mi piacerebbe continuare a fare l'allenatore, soprattutto dopo l'esperienza di quest'anno. Doni? E' una scelta che rifarei, non ha mai fatto grossi errori e, anzi, ha compiuto qualche grande parata. Non è stato neanche fortunatissimo. Purtroppo ha pagato il suo passato e il fatto che ci sia stata intolleranza nei suoi confronti». Chiusura su Menez: «Non credo che ce l’abbia con me. Nella partita più importante dell’anno l'ho fatto giocare. Se non è riuscito ad esprimersi come ci aspettavamo non penso sia colpa mia».

venerdì 20 maggio 2011

Garcia: «Io alla Roma? Resto al Lille al 100%»

Il tecnico della squadra francese, uno dei candidati alla panchina giallorossa, giura fedeltà al suo attuale club: «Sarò sicuramente qui anche la prossima stagione e voglio tenere i migliori giocatori»
PARIGI, 20 maggio - Rudi Garcia resta «al 100 per 100» al Lille: lo annuncia lui stesso questa mattina sulle colonne del quotidiano L'equipe. A un passo dalla doppietta campionato-coppa Rudi Garcia - che due anni fa fu anche allontanato dalla panchina della squadra per qualche giorno prima della fine di un primo campionato al Lille che alcuni dei proprietari della squadra giudicavano deludente. Qualche giorno dopo il presidente Michel Seydoux lo richiamò e oggi Garcia assapora la sua clamorosa rivincita. Quanto alle presunte proposte della Roma per il prossimo anno, interpellato in proposito Garcia le spazza via in un colpo solo: «Voglio tenere i migliori giocatori e sarò al 100 per 100 del Lille la prossima stagione».

giovedì 19 maggio 2011

La Roma premierà Totti per i 206 gol in serie A

Il capitano giallorosso riceverà il premio all'Olimpico nell'ultima gara con la Sampdoria domenica sera. «Il 'libro del gol' del nostro Francesco ha ancora pagine bianche da riempire con altre magie... Meazza e Altafini a 216 reti sono già avvisati!»
ROMA, 19 maggio - Per ricordare e festeggiare il traguardo delle 206 reti in Serie A, tagliato con la doppietta al San Nicola di Bari e con cui ha superato nella classifica marcatori all-time un grande campione come Roberto Baggio, Francesco Totti riceverà allo stadio Olimpico prima della partita con la Sampdoria, che chiude il campionato, un riconoscimento da parte della Roma per suggellare l'unione" tra club, tifosi e capitano.

COMUNICATO - La notizia della premiazione, comunicata dalla società giallorossa attraverso il proprio sito internet ufficiale, ricorda come «il feeling d'amore di Totti con il gol è iniziato il lontano 4 settembre del 1994 quando mise a segno la sua prima rete nella gara di campionato contro il Foggia all'Olimpico, e ha visto la sua ultima puntata, per ora, proprio al San Nicola di Bari il 1 maggio 2011. Ma il 'libro del gol' del nostro Francesco - prosegue la nota della Roma - ha ancora pagine bianche da riempire con altre magie... Meazza e Altafini a 216 reti sono già avvisati!».

RECORD - Totti, con 206 gol in Serie A, tutti con indosso la maglia della Roma, è il quinto miglior realizzatore di sempre nella storia del campionato italiano. In cima a questa speciale classifica si trova Silvio Piola, che ha realizzato nella massima serie ben 274 reti, seguito da Gunnar Nordahl con 225 marcature. Al terzo posto, entrambi con 216 gol all'attivo, si trovano invece Giuseppe Meazza e Josè Altafini.
 

Falcao: «Io alla Roma? Il tecnico sarà Ancelotti...»

L'ex centrocampista giallorosso: «Io ho fatto un contratto fino al 2012 e penso all'Internacional di Porto Alegre. Questo è un momento delicato per la squadra giallorossa e spero che si riorganizzi al meglio. Pastore alla Roma può diventare il nuovo Falcao? Questi paragoni sono delicati.... In Brasile il giocatore più interessante è Neymar»
ROMA, 19 maggio - C'è anche Paulo Roberto Falcao nella lista dei pretendenti alla panchina della Roma? A fare chiarezza è stato il diretto interessato, intervenuto nel corso di un programma dell'emittente capitolina Radio Radio. "Se sto studiando per allenare la Roma? Ho sentito che sarà Ancelotti...- ha commentato Falcao con una risata -. Io ho fatto un contratto fino al 2012 e penso all'Internacional di Porto Alegre. Questo è un momento delicato per la Roma e spero la Roma si organizzi in fretta perchè gli altri lo stanno facendo".

IL MOMENTO - Di sicuro stare nella squadra con cui da calciatore vinse tre titoli del 'Brasilerao' (il torneo nazionale) gli piace: "il mio ritorno all'Internacional? Non potevo morire senza fare questa cosa che so di poter fare", ha specificato l'ex 'Divino'. Poi Falcao, al quale sono stati fatti i complimenti per la vittoria nel campionato Gaucho alla guida dell'Inter brasiliana (ed a spese del Gremio dell'altro ex romanista Renato Portaluppi), ha ammesso che "sentire che mi chiamate 'Mister' mi fa impressione. È stato un campionato molto duro. Domenica scorsa era molto difficile, dovevamo rimontare due gol, ma ce l'abbiamo fatta".

I RICORDI - L'Inter di Falcao ha vinto ai rigori, ed è stato inevitabile riandare con l'ex fuoriclasse ad altri rigori, quelli dopo i quali la Roma perse contro il Liverpool una finale di Coppa dei Campioni (1984). Il numero 5 venne accusato (anche da qualche compagno di squadra...) di non aver voluto tirarne uno. "Non sono mai stato un rigorista - ha commentato il brasiliano -. Se fosse stato necessario avrei tirato per ultimo, ma non ero in condizione fisica". Più che quella partita a Falcao non è andata giù un'altra cosa della sua esperienza romanista. "Il gol annullato a Turone contro la Juve - ha detto -. La Roma quell'anno (1981 n.d.r.) meritava lo scudetto, ma non aveva la forza politica. Noi giocavamo contro tutti, abbiamo costruito la squadra della Roma ed è diventata più simpatica. Oggi nessuno annullerebbe una situazione come quella". Pastore, specie se verrà alla Roma, può diventare il nuovo Falcao? "Questi paragoni sono delicati...". Qual è un giocatore che sarebbe da prendere subito? "In Brasile il giocatore più interessante è Neymar".

mercoledì 18 maggio 2011

Vucinic: «Non è vero che lascerò la Roma»

«Né io né il mio agente abbiamo parlato con nessuno, tantomeno con quelli che vengono indicati come nuovi dirigenti. Basta con le illazioni. La valutazione la farò dopo aver conosciuto il pensiero e i programmi della nuova proprietà»
 ROMA, 18 maggio - «Del mio futuro né io né il mio agente, Alessandro Lucci, abbiamo parlato con nessuno, tantomeno con quelli che vengono indicati come nuovi dirigenti: ribadisco con fermezza, non è assolutamente vero che ho preso la decisione di lasciare la Roma». Mirko Vucinic, con una dichiarazione all'ANSA, torna sull'argomento del suo futuro sul quale si accavallano le indiscrezioni di ogni tipo.

STOP ILLAZIONI - «La valutazione - aggiunge il montenegrino - la farò con il mio agente dopo aver conosciuto il pensiero e i programmi della nuova proprietà. È da tempo che si fanno illazioni riguardo il mio futuro e che ledono la mia immagine, nonostante, nell'ultimo periodo, abbia più volte manifestato la mia volontà. Mi riservo in futuro di tutelarmi nelle sedi più opportune».

Capello: «Baldini? Con me fino alle qualificazioni»

Il Ct sul passaggio alla Roma: «Al cento per cento resterà con l'Inghilterra fino al termine della fase di qualificazione a Euro 2012. Montella? Ora fa quello che gli chiedevo io quando giocava. Conte alla Juve? Scelta giovane, come con Guardiola al Barça»
 ROMA, 18 maggio - «Con Baldini ho un rapporto meraviglioso: se lui accetterà, farà questa scelta, deciderà sulla base degli incontri che avrà. Al cento per cento però resterà con l'Inghilterra fino al termine delle qualificazioni a Euro 2012». Lo ha detto il ct dell'Inghilterra, Fabio Capello, a Milano nel corso di un'iniziativa promozionale.

COME DE ROSSI - L'ex allenatore della Roma, club a cui Baldini dovrebbe passare come direttore generale scelto dai nuovi proprietari americani, ha anche fatto un paragone tra gli attuali centrocampisti e il suo modo di interpretare il ruolo: «Cambiasso? Sì, c'è qualche similitudine tra me e lui. Ma più che altro, tra i centrocampisti di oggi, mi riconosco in De Rossi».

CONTE ALLA JUVE - Capello approva la scelta di Antonio Conte sulla panchina Juve: «È un'idea giovane, come fu Guardiola per il Barcellona. E a lui auguro lo stesso successo», ha detto. «Ricordo che alcuni anni fa incontrai il presidente del Barcellona all'aeroporto e gli chiesi: chi prendete come allenatore? Guardiola, mi rispose. E io rimasi sorpreso. Anche Berlusconi ebbe questo coraggio con me, alle volte bisogna avere il coraggio della novità».

MERCATO - Capello ha poi parlato anche del mercato della sua ex squadra. «Non bisogna puntare alla quantità, ma alla qualità. Quando lo scorso anno il Milan ha preso Ibrahimovic e Robinho, ho telefonato a Galliani e Braida e ho detto loro: finalmente le scelte giuste. Ecco, alla Juve servono i giocatori per il salto di qualità».

LE SCELTE - «Quando lasciai la Roma per Torino, venivo da quattro anni di panchina giallorossa, e in quelle condizioni o si rivoluziona tutto o si rischia di essere una minestra riscaldata», ha aggiunto Capello, che ha anche rivelato di aver ricevuto in passato «segnali e proposte per la panchina della nazionale azzurra, ma di non aver mai sentito grande trasporto per quell'incarico, mentre da giocatore avrei dato tutto per la maglia azzurra». «Scelsi l'Inghilterra - ha spiegato Capello - perchè era una sfida più difficile e più stimolante».

I COLLEGHI - Il ct della nazionale inglese ha poi parlato di alcuni protagonisti della serie A. «Mazzarri ha portato il Napoli in Champions, ha giocatori molto interessanti e con qualche rinforzo sarà sicuramente molto competitiva anche in Europa. La trattativa con De Laurentiis? La Champions è una vera e propria banca, un moltiplicatore di entrate. Credo che l'allenatore chieda delle garanzie, ma vedrete che alla fine si metteranno d'accordo». Complimenti ad Allegri, «che ha mostrato coraggio e personalità nelle scelte, e questo i giocatori lo percepiscono subito»: perchè lo scudetto del Milan non è, come detto in una recente intervista, il primo "vero" titolo del dopo Calciopoli, ma il secondo: «Avevo dimenticato che lo scorso anno Roma e Milan erano state competitive. Ma dopo il 2006, sparite Juventus e Milan, non c'era competizione».

MONTELLA - Poi una frecciata a Montella. «Quando guidavo la Roma, giocavo con Delvecchio, Batistuta, Montella e Totti: e a quei quattro attaccanti dicevo 'uno di voi può rientrare a dare una mano ai centrocampisti?'. Sentirlo ora che nelle interviste dice la stessa cosa delle sue punte, mi fa effetto: ecco, vedi, mi dico, ripete quel che gli chiedevo io...».

sabato 12 marzo 2011

Totti recupera per il derby Riise: «Sarà grande Roma»

Il capitano della Roma ha svolto l'intero allenamento e ha superato il problema al polpaccio sinistro accusato durante la fase di riscaldamento a Donetsk. Il terzino: «La Lazio è in forma, noi dobbiamo giocare una grande partita»
ROMA, 11 marzo - Francesco Totti sarà a disposizione di Vincenzo Montella per il derby con la Lazio in programma domenica pomeriggio allo Stadio Olimpico. Il capitano della Roma questa mattina ha svolto l'intero allenamento nel centro sportivo di Trigoria e può quindi considerarsi superato il problema al polpaccio sinistro accusato durante la fase di riscaldamento a Donetsk. Totti - che ieri era stato sottoposto ad accertamenti diagnostici strumentali che avevano evidenziato una minima elongazione della porzione esterna del gemello laterale della gamba sinistra - da due giorni non partecipava alle sedute di lavoro col resto della squadra ed era a rischio forfait per la stracittadina. Chi invece sicuramente sarà costretto ad alzare bandiera bianca è Marco Cassetti: l'esterno destro deve ancora fare i conti con un problema muscolare all'inguine e anche oggi ha svolto lavoro differenziato assieme a Julio Sergio. Al posto di Cassetti Montella schiererà Nicolas Burdisso. Ipotesi di avvicendamento anche sulla fascia sinistra, dove Montella ha provato Castellini al posto di Riise.

RIISE
- Riise ha parlato ai microfoni di Sky Sport: «I derby? Sono partite molto molto importanti, per i tifosi, per la squadra, per i giocatori. Questa per noi è una partita molto importante, dobbiamo giocare bene, per vincere, perché la Lazio sta bene. Io credo che domenica faremo una bella partita». Superata la delusione per l'eliminazione di Champions? «Io sono un giocatore che dopo la partita rimane un po’ nervoso, non sono mai contento quando perdo una partita, però l’importante è guardare avanti. Domenica ci sarà la Lazio, è molto importante, dobbiamo giocare bene». La Roma è nervosa... «Ho visto quello che ha fatto De Rossi, questo è il calcio, non è una cosa bella, ma è una cosa che ho visto tante volte anche in Inghilterra. Quando c’è un peridio un po’ difficile, può succedere, ma credo che De Rossi sia un giocatore molto buono e non fa così tante volte. Ma è il calcio, qualche volta è così».
 

mercoledì 9 febbraio 2011

Simplicio: Scudetto Roma? L'obiettivo non è sfumato

Il brasiliano crede ancora in una nuova rimonta giallorossa: «Ci sono ancora tante partite a cominciare da quella contro il Napoli. Dobbiamo affrontarla con tutta la grinta e la serenità che abbiamo. Cercheremo di portare a casa i tre punti che per noi sarebbero importantissimi».
ROMA, 9 febbraio - Fabio Simplicio non vuole mollare il sogno. Lo Scudetto è ancora possibile, la rincorsa al Milan non deve essere una chimera. Il centrocampista brasiliano scalda l'ambiente giallorosso a pochi giorni dalla sfida contro il Napoli di Mazzarri e Cavani: «Per noi il match contro gli azzurri è una partita importante che dobbiamo affrontare con tutta la grinta e la serenità che abbiamo. Cercheremo di portare a casa i tre punti che sarebbero importantissimi. Abbandonare il sogno Scudetto? No sicuramente no. L'obiettivo ancora non è sfumato perché ci sono ancora tantissime sfide da giocare. Si può recuperare, vediamo. Chi leverei al Napoli? Io dico nessuno, l'importante è batterli. Ci sono tantissimi giocatori importanti nella loro squadra, ma batterli con tutti in campo sarebbe ancora più bello».

PROBLEMI IN DIFESA - Per Ranieri ci saranno molti problemi in difesa ma Simplicio non è preoccupato per l'assenza di Mexes e Burdisso: «Io mi fido dei giocatori che abbiamo nella squadra. Abbiamo calciatori con potenzialità importanti, che possono decidere la partita. Sicuramente sarà una grossa partita, dalle tantissime emozioni, speriamo che chi verrà allo stadio si divertirà»

SULLA CESSIONE DEL CLUB -
In chiusura l'ex centrocampista del Palermo si concede una battuta sulla vendità del club, che in queste giorni sta vivendo momenti importanti: «Io sono tranquillo, devo solo ringraziare Rosella Sensi».
 

lunedì 31 gennaio 2011

Roma, ceduti al Livorno D'Alessandro e Antunes

Il difensore e il centrocampista arrivano in prestito
 
LIVORNO, 31 gennaio - Il Livorno Calcio conclude il calciomercato di gennaio assicurandosi le prestazioni di due giovani della Roma: il centrocampista Marco D'Alessandro, 19 anni, finora al Bari, e il difensore portoghese Vitorino Antunes Pacheco, 23 anni. Entrambi i calciatori arrivano in prestito e per il primo il Livorno ha garantito il diritto della compartecipazione. Alla rosa si aggiungerà, in questo caso acquistato a titolo definitivo dal Lumezzane, l'attaccante bulgaro di 22 anni Andrey Asenov Galabinov (quest'anno 18 presenze e 4 reti in Lega Pro). Il Livorno ha sfoltito il gruppo di giocatori cedendo in prestito il difensore Romano Perticone alla Sampdoria, l'attaccante Rey Volpato e il difensore Angelo Bencivenga al Lumezzane e l'attaccante Francesco Massimiliano Volpe alla Spal. Resta Tavano che era richiesto da Brescia e Reggina: l'attaccante ha detto no.

domenica 30 gennaio 2011

Bologna-Roma rinviata Ranieri: Troppo pericoloso

Gara fermata da Banti dopo 16' di gioco per neve. La partita è stata rinviata a data da destinarsi. Sin dalle prime ore della mattina era scesa una forte precipitazione sul capoluogo che aveva messo a rischio la gara sin dal 1'. I teloni hanno ricoperto lo stadio nella speranza di poter giocare ma poi la nuova nevicata ha reso impossibile proseguire. Prima data disponibile il 23 febbraio.
BOLOGNA, 30 gennaio - L'arbitro Banti ha sospeso Bologna-Roma al 16' pt per neve, dopo un aver parlato coi capitani delle due squadre. La decisione di sospendere la gara e rinviarla a data da destinarsi, è apparsa inevitabile vista la consistenza della nevicata e le condizioni del manto erboso del Dall'Ara, ma è stata contestata con raffiche di fischi dalla curva del Bologna. Gli allenatori e i giocatori invece sono stati concordi sull'impossibilità di proseguire e sulla necessità di rinviare, vista anche la pericolosità del fondo. Lo stesso Mudingayi ai microfoni di Sky ha confermato: «Era troppo pericoloso».

PARLA RANIERI -
A fine gara Claudio Ranieri ha parlato della sfida sospesa contro il Bologna, di Borriello e Totti, del cambio di proprietà nella Roma e anche della situazione nella Juventus. Ecco le principali dichiarazioni del tecnico giallorosso a Sky.

Lei e Malesani vi siete parlati a lungo prima della sospensione.

«Sì, dopo che l’arbitro ha parlato con i capitani, abbiamo parlato io e Malesani con l’arbitro. Tutte e due le squadre volevano giocare perché con tutti gli impegni che abbiamo, la Champions League, la Coppa Italia, trovare adesso una data libera non sarà facile. Volevamo fortemente giocare, però l’importante era che ci fossero le condizioni per poter disputare una partita senza mettere a repentaglio le condizioni fisiche dei ragazzi. Dopo un po’ è arrivato il quarto uomo e mi ha chiesto: mister, cosa ne pensa? Io ho detto che avevo paura, ci vuole un non nulla per farsi male e sfiorare il dramma, ho detto: se è possibile vorrei interromperla. Hanno sentito Malesani, era d’accordo, hanno risentito i capitani. A questo punto, credo che sia stato giusto così perché era troppo pericoloso il campo in queste condizioni».

Il fatto che si giochi tra tre giorni è un ulteriore deterrente?
«No, a prescindere, la paura è quella di un infortunio grande. Credo che l’arbitro abbia deciso nella maniera più giusta».

Borriello?
«Poco prima di scendere in campo per il riscaldamento mi ha detto: mi sono bloccato. Hanno provato a massaggiarlo e a rimetterlo in sesto, ha detto: mi sento meglio. È andato a fare il riscaldamento e mi ha detto che non ce la faceva, stava male e allora ho cambiato».

Totti ha detto che il turn over ci vuole, che sono disponibili a farlo. È riuscito a farlo capire a tutti?
«Me lo auguro».

Il Presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ieri ha detto: nella gestione precedente avevamo una macchina a benzina, gli è stato messo dentro il gasolio e si è ingolfata. Si è rivisto in questa frase, in tutta la sua vicenda con Blanc alla Juve?
«Assolutissimamente, perché quando sono arrivato io bisognava vincere il campionato in cinque anni: il primo anno siamo arrivati terzi, il secondo anno secondi e ai quarti/ottavi di finale di Champions League, per cui per quanto mi riguarda c’era super benzina, poi quello che è successo non lo so. Io più di quello che ho fatto credo che nessun altro potesse farlo: un terzo e un secondo posto, quando ero stato chiamato ad arrivare lì in cinque anni, quindi sicuramente non si riferiva a me».

Sulla questione societaria della Roma.
«Credo che noi si debba continuare a fare quello che abbiamo fatto, le nostre responsabilità sono quelle di fare bene in campo, poi ci sono degli avvocati, un venditore e un compratore che gestiranno le altre faccende. Noi dobbiamo far sì che chi compra e chi vende trovi una squadra all’altezza della situazione, nella miglior posizione in classifica possibile. Dobbiamo continuare perché il campionato è bello e adesso entrerà nel vivo».

IL RECUPERO - Bologna-Roma potrebbe ripartire dal 16' pt il 23 febbraio. «Le due società sono in ottimi rapporti e troveranno facilmente un'intesa - ha detto Giampaolo Montali, coordinatore della Roma - grazie al cielo noi siamo impegnati su tutti i fronti e la prima data disponibile è il 23 febbraio». In quell'occasione si disputerà, alle 18.30, anche Fiorentina-Inter.

TERZO RINVIO PER NEVE - 
Serie A 2010-'11 flagellata dalla neve. Dopo 22 giornate disputate, quella odierna a Bologna contro la Roma è la terza partita che non comincia o viene sospesa a causa del manto bianco che copre il terreno di gioco. La serie ha avuto inizio proprio a Bologna il 28 novembre scorso per Bologna-Chievo, che neppure venne iniziata (arbitro Guida di Torre Annunziata) ed è proseguita il 19 dicembre scorso quando Morganti non ha dato il via al derby della Lanterna tra Sampdoria e Genoa. Bologna è certamente il campo più tartassato da quando i rossoblù sono tornati in serie A: per neve non fu iniziata Bologna-Fiorentina l'1 febbraio 2009, stessa sorte per Bologna-Atalanta del 19 dicembre 2009. La giornata del 19-20 dicembre 2009 fu particolarmente ridotta a causa della neve che fece rinviare lo stesso giorno anche Fiorentina-Milan ed il giorno dopo Genoa-Bari ed Udinese-Cagliari. Nel campionato 2009-'10 stop per neve anche il 31 gennaio 2010 quando non fu iniziata Parma-Inter. Prima di questi ultimi tre inverni rigidi, l'ultima gara rinviata per neve in serie A risaliva al 7 marzo 2004, sempre a Bologna, dove era ospite la Lazio.
 

Roma, Angelucci farà un'offerta competitiva

L'imprenditore lunedì prossimo scoprirà le carte per cercare di acquistare il club giallorosso. Lo riferiscono fonti finanziarie, che non si vogliono però sbilanciare sui numeri. Week-end di lavoro anche per la cordata americana capitanata da Thomas R. Di Benedetto. Sono riprese nel pomeriggio di oggi le riunioni tecniche in conference call tra gli investitori Usa e i manager di UniCredit.
ROMA, 29 GENNAIO - Gianpaolo Angelucci presenterà lunedì prossimo un'offerta "competitiva" per l'acquisto della As Roma. Lo riferiscono fonti finanziarie, che non si vogliono però sbilanciare sui numeri della proposta vincolante e concorrente a quella formulata dalla cordata americana capitanata da Thomas R. Di Benedetto, al fianco di Unicredit.

PROPOSTA COMPETITIVA - Le stesse fonti precisano inoltre che, se l'offerta targata Usa dovesse effettivamente superare i 200 milioni di euro, tra acquisto della squadra e successivi aumenti di capitale, allora per Angelucci sarà difficile poter superare questi numeri. Nonostante questo, i legali della famiglia capitolina, insieme agli advisor Kpmg e Banca Imi rimarranno al lavoro per tutto il fine settimana in modo da poter presentare lunedì prossimo 31 gennaio, ultima data utile per le offerte, una proposta che sia «il più possibile competitiva».

AMERICANI AL LAVORO - Fine settimana di lavoro per la cordata americana capitanata da Thomas R. Di Benedetto interessata all'acquisto dell'As Roma. Sono riprese nel pomeriggio di oggi infatti le riunioni tecniche in conference call tra gli investitori Usa e i manager di UniCredit, tra cui Piergiorgio Peluso, impegnati a dare supporto finanziario all'eventuale operazione. Tutto dovrà essere pronto per lunedì prossimo, visto che il termine fissato è per le ore 18 del 31 gennaio. Secondo le indiscrezioni Unicredit potrebbe diventare socio diretto dell'As Roma con una partecipazione intorno al 30-40 per cento e sostenere il piano finanziando gli americani nell'ordine di circa 50 milioni.

giovedì 27 gennaio 2011

Roma show: è semifinale Vucinic-Taddei: Juve ko

Coppa Italia: i giallorossi vincono 2-0 e si qualificano per la semifinale. Sblocca un tiro a giro del montenegrino. Chiude un'acrobazia del brasiliano. Brighi, Menez e Pepe ko.
TORINO, 27 gennaio - La Roma vince 2-0 a Torino contro la Juve e si qualifica per la semifinale di Coppa Italia, dove troverà l'Inter. Sblocca il risultato un gran gol di Vucinic: Motta gli lascia spazio sulla sinistra e il montenegrino beffa Storari con un destro a giro. Nella ripresa una Juve confusa prova a pareggiare, ma i giallorossi chiudono il match con un'acrobazia di Taddei in pieno recupero. Sull'1-0 la Juve ha protestato molto per un possibile calcio di rigore per fallo di Mexes su Del Piero. 

«Camoranesi alla Roma? È un'ipotesi possibile»

L'agente del giocatore, che ha risolto il contratto con lo Stoccarda: «Se arriva un'offerta dai dirigenti giallorossi la valuteremo».
 ROMA, 27 gennaio - Mauro German Camoranesi ha risolto il suo contratto con lo Stoccarda. Il laterale ora è in cerca di una squadra e vorrebbe tornare in Italia. Alcune voci parlano di un possibile interessamento della Roma: «È un'ipotesi possibile - dice a calciomercato.it il suo agente Sergio Fortunato - ma mancano pochi giorni al termine del mercato: se arriva un'offerta dai dirigenti giallorossi la valuteremo. Mauro preferirebbe tornare a giocare in Italia visto che la sua famiglia è a Torino: col suo curriculum ed il suo palmares è incredibile che nessuno si sia fatto avanti in estate e sia dovuto andare a giocare in Germania. Aspetteremo la fine del mercato europeo per trovare una sistemazione, altrimenti tornerà in Sud America. Ranieri? Quando Camoranesi era allenato da lui alla Juventus ha fatto sempre il suo dovere ed il rapporto col tecnico era normale».

Roma, gli americani sono pronti a chiudere

Proseguono a oltranza le riunioni a New York. L’istituto bancario studia insieme alla cordata statunitense la soluzione per arrivare al brindisi. I manager di Unicredit hanno annullato il volo di rientro in Italia per chiarire i dettagli d’intesa: DiBenedetto, soluzione gradita.
TORINO, 27 gennaio - Si tratta a oltranza. I mana­ger di Unicredit, Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso, accompagnati dal­l'avvocato Cappelli, hanno annullato il volo di rientro in Italia partito ieri se­ra da New York e hanno continuato la riunione fiume con i rappresentanti della cordata americana, in­dividuata dalla banca come la migliore solu­zione per cedere la Roma. I legali delle parti stanno scrivendo i punti di un memo­randum che poi verrà trasformato in accordo. Si lavora a un'intesa, nella quali i punti da mette­re a fuoco riguardano la partecipazio­ne della banca nei futuri assetti socie­tari. Unicredit dovrà fare la sua parte, resta da stabilire come e in quale mi­sura. Si è lavorato su una ipotesi di cessione progressiva di pacchetti azio­nari. Se verranno rispettati i passaggi inseriti nella bozza gli americani po­tranno avere il via libera.

CORDATA - Intanto pren­de corpo la cordata americana che fa capo al patron dei Boston Red Sox, Thomas R. DiBenedetto. Al fianco dell'imprenditore di origine italiane, classe 1950, sposato e padre di cinque figli, ci sarebbero altri quat­tro investitori: il presidente della com­pagnia assicurativa Succession Capi­tal Alliance, Julian Movsesian, l'im­mobiliarista Michael A. Ruane (Ta As­sociates Realty) e Arthur J. Falcone dell'omonimo gruppo real estate con quartier generale in Florida.

PROCEDURA - Resta sempre in vigore la procedura avviata per la cessione del­la Roma. Il termine per la presenta­zione delle offerte è lunedì. Restano in corsa gli americani ( i preferiti dalla banca) e il gruppo Angelucci, che pre­senterà l'offerta dopo la due diligence, con tanto di piano industriale. Anche gli americani dovrebbero presentare l'offerta vincolante, indispensabile per una società quotata in Borsa. Alcune fonti riferiscono che ci sarebbero de­gli ostacoli da superare e che l'advisor Rothschild, che ha avuto il mandato a vendere della Roma e che non era pre­sente all'incontro, ha delle riserve sul­la sostenibilità, dal punto di vista eco­nomico, dell'offerta ame­ricana. Inoltre c'è un al­tro punto sul quale fare chiarezza. Il progetto sul quale si è lavorato in queste ore a New York, se non sarà modificato, regge se la Roma resta costantemente ai vertici.
 

mercoledì 26 gennaio 2011

Roma, si tratta a oltranza Rush finale a New York

I vertici di Unicredit, Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso, sono riuniti a Manhattan con gli investitori americani capitanati dal patron dei Boston Red Sox, Thomas R. Di Benedetto. Una trattativa che va avanti da oltre 24 ore e che secondo alcuni osservatori potrebbe portare alla firma di un memorandum d'intesa nella notte italiana.
MILANO, 26 gennaio - Trattare ad oltranza, per chiudere la cessione della Roma. È ciò che i vertici di Unicredit, Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso, stanno facendo a New York con gli investitori americani capitanati dal patron dei Boston Red Sox, Thomas R. Di Benedetto. Una trattativa che va avanti da oltre 24 ore e che secondo alcuni osservatori potrebbe portare alla firma di un memorandum d'intesa nella notte italiana. Anche se alcune fonti ribadiscono che la riunione rientra nell'ambito della procedura avviata da Rothschild e che il termine per presentare le offerte resta il 31 gennaio. In altre parole: famiglia Angelucci e il fondo Aabar sono ancora in gara.

LA CORDATA - Al fianco di Di Benedetto, classe 1950, sposato e padre di cinque figli, e con evidenti origini italiane, ci sarebbero altri quattro investitori e in ambienti vicini alle trattative si fanno i nomi del presidente della compagnia assicurativa Succession Capital Alliance, Julian Movsesian, dell'immobiliarista Michael A. Ruane (Ta Associates Realty) e Arthur J. Falcone dell'omonimo gruppo real estate con quartier generale in Florida. Al tempo stesso viene spiegato che la riunione fiume in corso a New York sarebbe necessaria per individuare che tipo di supporto finanziario può offrire UniCredit al gruppo d'investitori Usa.

BANCA -
Sembrerebbe possibile infatti che la banca possa restare nell'azionariato dell'As Roma con una quota di minoranza. Indiscrezioni che hanno spinto il titolo As Roma in Borsa del 4,3% a 1,18 euro con scambi boom (passato di mano il 2,3% del capitale). Secondo alcune fonti, la presenza di DiBenedetto piacerebbe ai vertici di UniCredit visto la sua lunga esperienza da magnate nel mondo dello sport. Di Benedetto è socio infatti della New England Sport Ventures, società di investimenti che negli anni ha puntato sulla squadra di baseball di Boston, i Red Sox, ma anche sulla Premier League inglese, rilevando il Liverpool.

ALEMANNO - Intanto, dalla capitale, sul susseguirsi di voci e indiscrezioni, il sindaco Gianni Alemanno è tornato a ribadire che «serve una verifica attenta degli acquirenti della squadra» e spera che «Unicredit e l'advisor sappiano fare una valutazione opportuna». La nuova società «che acquisterà la Roma dovrà dimostrare di essere economicamente solida e di saper rispondere alle aspettative dei tifosi e della città». Due battute anche dal mister Claudio Ranieri che in conferenza stampa ha avuto modo di dire: «Come tifoso mi auguro che il prossimo proprietario continui il lavoro dei Sensi e che possibilmente lo migliori. Ora però la questione societaria non deve essere una scusante sul campo».
 

Sensi alla Lega: Sconcerto per Juve-Roma giovedì

Il presidente della Roma ha chiesto in queste ore spiegazioni al presidente Maurizio Beretta: «Ho il massimo rispetto di Andrea Agnelli e della dirigenza juventina - la considerazione della Sensi - ma la decisione della Lega e la diversa considerazione dimostrata mi provocano un certo sconcerto».
ROMA, 26 gennaio - «Sconcerto per il posticipo di Juventus-Roma a giovedi»: è quanto ha espresso il presidente del club giallorosso, Rosella Sensi, a seguito di uno scambio di lettere con la Lega sul calendario dei quarti di Coppa Italia. La Sensi ha chiesto in queste ore al presidente della Lega di A Maurizio Beretta di capire per quale motivo la sua squadra sia stata penalizzata con lo spostamento a domani del suo incontro a Torino, facendo presente che la Roma sarà impegnata di nuovo in trasferta domenica in campionato e che il posticipo al giovedì non ha motivazioni di audience televisiva.

LA RISPOSTA - La Lega, a quanto filtra dal club giallorosso, avrebbe risposto che il posticipo era in programma da tempo, in caso quel quarto fosse stato Juve-Roma; la controreplica della Sensi è che la Rai aveva espresso preferenza per una messa in onda del match di Torino il mercoledì. «Ho il massimo rispetto di Andrea Agnelli e della dirigenza juventina - la considerazione della Sensi - ma la decisione della Lega e la diversa considerazione dimostrata mi provocano un certo sconcerto».
 

Ecco Thomas Di Benedetto Il tycoon che vuole la Roma

Sposato, sessantuno anni, è presidente di un gruppo che fa investimenti nello sport e nell’immobiliare. E’ socio dei Boston Red Sox: in squadra giocava Thomas junior, uno dei cinque figli.
ROMA, 26 gennaio - Americano, bostoniano, 61 anni, sposato, cinque figli, un’esperienza nel mondo sportivo che, in sintesi, si può riassumere con i Boston Red Sox, una delle squadre simbolo del baseball a stesse e strisce, un fatturato da centinaia di milioni di dollari all’an­no. Eccolo un breve identikit di mister Thomas R. Di Benedetto, il numero uno del gruppo di americani che in queste ore stanno trattando con sempre mag­giore convinzione l’acquisto della Roma.

DISCREZIONE - Deve essere un signore che preferisce la discrezione all’im­magine, visto che nonostante appro­fondite ricerche nell’infinito mondo del web, non siamo riusciti a trovare una fotografia di questo italo ameri­cano intenzionato a comprare casa a Roma. Da proprietario della società giallorossa. L’unica immagine che è venuta fuori, è quella di uno dei suoi cinque figli, che ha il suo stesso nome perché agli americani piace tanto mettere junior alla fine del co­gnome, giocatore professionista di baseball, cresciu­to nei Red Sox, i calzini rossi, franchigia che pochi an­ni fa è riuscita a vincere il titolo dopo un’astinenza di 86 anni, conseguenza di quella che negli Stati Uniti era stata definita la maledizione di Babe Ruth, un Maradona del baseball di inizio novecento, venduto ai nemici dei New York Yankees per poi non vince­re più nulla.

ATTIVITA’ - Tra le molteplici attività di mister Di Bene­detto, c’è quella di presidente del Boston Internatio­nal Group dal 1983, anno del secondo scudetto della Roma. E’ un gruppo che spazia dallo sport alle socie­tà immobiliari. Tra le società di cui fa parte mister Di Benedetto, c’è la New England Sport Ventures specia­lizzata nello e per lo sport e che ha una solidissima esperienza alle spalle. E’ una società che comprende sedici soci e tra questi ci saranno i partner di mister Di Benedetto nell’eventuale avventura romana e ro­manista (questa è la lista dei nomi: John W. Henry, Thomas C. Werner, Michael Egan, David Ginsberg, Michael Gordon, John A. Kaneb, Seth Klarman, Lar­ry Lucchino, Henry F. McCance, Philip H. Morse, The New York Times Company, Art Nicholas, Frank Resnek, Martin Trust, Jeffrey Vinik).

L’IDEA - Insieme ad alcuni di questi amici, piuttosto solidi dal punto di vi­sta economico, mister Di Benedetto (la sua famiglia ha origini abruzzesi), qualche mese fa ha deciso di provare l’avventura nel calcio europeo, in par­ticolare quello italiano e quando gli è stato fatto il nome della Roma è parti­ta l’avventura, spinto anche da alcuni cari amici che proprio in quei giorni gli avevano co­municato di aver comprato il Liverpool. Di Benedet­to ha una grande esperienza alle spalle e una prepa­razione di grandissima qualità. Ha un master in Bu­siness Administration conseguito presso la Wharton School, University of Pennsylvania e un Bachelor of Arts con lode in Economia presso il Trinity College di Hartford nel Connecticut, dove Bachelor deve tra­dursi con laurea.

Questo è a grandi linee l’identikit del mister che si è innamorato dell’idea di acquistare la Roma. Pun­tando su un progetto che prevede la costruzione di uno stadio (il gruppo si sarebbe dato otto anni di tem­po per farlo), il merchandising, il marchio Roma e in­vestimenti sulla squadra. Se sarà, buon lavoro mi­ster Di Benedetto (e soci).
 

Vendita Roma, ore decisive Trattativa a New York

Appuntamento al 51° piano di un grattacielo in Park Avenue ieri per i vertici di Unicredit. A capo della cordata c’è un italo-americano: Thomas Di Benedetto. Oggi nuovo incontro. Gli imprenditori Usa hanno espressamente chiesto un supporto, la banca pronta a restare con una quota minore. C’è ottimismo sul buon esito dell’affare
 ROMA, 26 gennaio - Una notte romana e romanista a New York. Protagonista, fi­nora sconosciuto, mister Tho­mas R. Di Benedetto, italo-ame­ricano. E’ lui il numero uno del­la cordata di imprenditori “born in the Usa” che vuole la Roma. E’ lui che ieri, con i suoi legali e i suoi advisor, al cinquantunesimo piano di un grattacielo che dà su Park Avenue, ha incontrato i ver­tici di Unicredit, il dottor Paolo Fiorentino e il dottor Piergiorgio Peluso, accompagnati dall’avvo­cato Roberto Cappelli, tra le al­tre cose nel Cda della Roma, e dall’avvocato Mauro Baldissoni dello studio Tonucci. Sul tavolo, l’acquisto della Roma.

INCONTRO - L’appuntamento era per le die­ci di mattina,local time,le sedici nel nostro paese. I dirigenti dell’Istituto bancario pro­prietario della Roma, erano arrivati il gior­no precedente, atterraggio alle 17.46 ame­ricane dal volo Alitalia Az 610,business class,all’aeroporto Kennedy della grande mela. Una cena a Manatthan per mettere a punto gli ultimi dettagli, un sonno per smal­tire il fuso orario, una sveglia di prima mat­tina, scoprire una New York sotto la neve,breakfast,per poi presentarsi freschi, ripo­sati, lucidi all’incontro che può decidere il futuro della Roma. C’è da dire che le parti sono in contatto da almeno tre mesi. Due volte dirigenti di Unicredit nel recente pas­sato si sono incontrati con la controparte a New York, una volta un rappresentante de­gli americani è stato a Roma per un incontro, concluso con un fine settimana sporti­vo. Il 12 dicembre scorso, in­fatti, il rappresentante americano, si è ac­comodato in tribuna allo stadio Olimpico per assistere alla partita tra la squadra di Ranieri e il Bari. Possiamo aggiungere, per esempio, che l’amico americano, è rimasto piuttosto interdetto quando, entrando in tri­buna Monte Mario, ha scoperto che lo sto­re della Roma era un camion,e se un tifo­so si vuole provare una maglietta, dove va? ha chiesto con un sorriso, facendo comun­queintuire che tipo di idee questo gruppo ha per un eventuale futuro da proprietari nella Roma.

Ranieri: «Futuro Roma? Pensiamo solo alla Juve»

«Noi abbiamo diviso il settore: ci occupiamo solo delle cose di campo, le altre cose vengono gestite dai Sensi e dalla banca e non ci devono interessare. Non mi aspetto nulla. Pensiamo solo a vincere una partita importante. Le critiche per il gioco? Noi siamo tra i migliori»
ROMA, 26 gennaio - «Il futuro della società? Noi abbiamo diviso il settore: pensiamo solo al campo, le altre cose vengono gestite dai Sensi e dalla banca e non ci devono interessare. Non mi aspetto nulla. Pensiamo solo a vincere una partita importante». Pensare solo alla Juve. E' questo il messaggio del tecnico della Roma, Claudio Ranieri, ai suoi giocatori alla vigilia della partita di Coppa Italia contro i bianconeri. Ranieri non crede che le voci sul futuro della società possano creare problemi alla squadra.

SQUADRA UNITA - Come per il Bologna, alle prese con problematiche societarie, anche la Roma ha dimostrato sul campo di non risentirne. «Ma dipende sempre dalle situazioni - sottoliena Ranieri-. Ci sono alcune problematiche che in alcuni ambienti possono dare qualcosa in più a livello di determinazione. Magari in altri spogliatoi questi problemi vengono amplificati. Perché la sensibilità dello spogliatoio si basa su alcune alchimie che non è facile gestire. Devono essere bravi tutti, dai magazzinieri all'allenatore, a impegnarsi per gestirle». «Quello che conta è quello che facciamo adesso, quest'anno -spiega ancora il tecnico-. Non possiamo pensare a quello che sarà. Abbiamo due possibilità: o mollare e fare un campionato da schifo, o lottare col coltello tra i denti perché in campo la faccia ce la mettiamo noi. E questo messaggio mi sembra sia stato recepito dai ragazzi. Per quanto mi riguarda, verrò giudicato dai risultati... e poi continuerò a lavorare. Il calcio è molto particolare». «Cosa mi auguro da tifoso? -aggiunge- Che venga un presidente che voglia fare il bene dellla società, proseguire il lavoro dei Sensi e, possibilmente, migliorarlo».

JUVE E FORMAZIONE -Ranieri parla poi dell'impegno contro la Juve. Una partita difficile, «perché si giocherà in trasferta, e perché la Juve vuole vincere proprio come noi». «Per quanto riguarda le decisioni di formazione, le prendo tra stasera e domani mattina. Parlerò con Borriello e sentirò il suo responso finale. Oggi stava meglio. Sicuramente in porta giocerà Jullio Sergio. Pizarro? Parlando con lui abbiamo deciso che a inizio febbraio, se tutto va bene, tornerà ad allenarsi col gruppo. Scambio Doni-Eduardo? Non ne parlo. Chi è più bravo? Chi gioca in Serie A è sempre bravo. La Juve? E' una grossa squadra, ha speso tanti soldi e vuole vincere sia in campionato sia in Coppa Italia. Giochiamo fuori casa, mi dispiace non ci siano i nostri tifosi, speriamo di tornare vincitori. Non c'è preoccupazione, ma rispetto sì». «Adesso che la Roma sta facendo bene per me non è una questione di riscatto? -afferma poi l'allenatore giallorosso- Io cerco sempre di fare il massimo con la squadra che ho. Vengo criticato per il gioco, ma chi lo fa forse non guarda le altre partite. Ritengo che noi siamo tra i migliori. Vedendo le altre squadre non mi sembra che facciano cose dell'altro mondo. Il campionato italiano è difficile proprio per questo, perché tutti cerchiamo di far giocare male l'avversario».

MERCATO - La Roma non sta intervenendo sul mercato in entrata, al contrario delle avversarie. «Sicuramente prendendo dei giocatori validi è logico che chi compra è cconvinto di miglioprarsi -commenta Ranieri-. Io devo ringraziare la società perché non pensavo di poter contare su Adriano e Borriello, due colpi inaspettati, e sono contento per questo».

CALENDARIO - Ranieri si sofferma anche sul calendario della Coppa Italia: «Il tabellone di Coppa Italia? La nostra partita era già programmata per giovedì, si è cercato di giocare mercoledì ma non importa, pensiamo solo a giocare. C'è questo regolamento, accettiamolo. Gara notturna a Torino? Ormai lo sappiamo, il campionato è molto ridotto ci sono tremila partite. Si divertiranno i tifosi che non si annoieranno potendo vedere calcio ogni tre giorni. Per quanto ci riguarda, dobbiamo arrivare a buon punto nel momento cruciale».

VUCINIC-MENEZ - In conclusione Ranieri elogia la coppai Vucinic-Menez, ricordando però che i due «devono sempre giocare per la squadra». «Vucinic-Menez come Totti-Cassano o Vialli- Mancini? Sì, vedo che c'è un'affinità e negli allenamenti li metto sempre insieme. Però questo deve essere utile per la squadra non per loro. Questa simbiosi va bene, ma sempre al servizio della squadra».

martedì 25 gennaio 2011

IL NUOVO ZIDANE

Un eurogol, quello contro il Cagliari, da cineteca. Chi non ha i fondamentali e l’estro necessario, non può farlo. Menez si. Doppio passo, finta, portiere da una parte e lui che entra in porta da solo. Poi la solita esultanza moderata (Jérémy non ride mai, al massimo sorride) ed il gesto atto a zittire chissà chi. Inevitabile chiedere spiegazioni direttamente dall’attaccante francese: “Sono contento per questo gol - ha risposto Menez - Voglio dedicarlo a Platini, perchè ho saputo che era in tribuna a vedere la partita. Riguardo l’indice portato alla bocca, questo era riferito ai miei amici francesi (anche loro allo stadio) che mi rimproverano sempre di segnare troppo poco”. Si fa fatica a credergli, piuttosto si è portati a pensare che il giocatore era stato infastidito dalle critiche mossegli da stampa e tifosi che denunciavano la sua scarsa prolificità. Ma questi non sono tempi di polemiche. Michel Platini dopo il gol del 3-0 al cagliari, segnato con estrema facilità da Menez è arrivato addirittura a paragonarlo all'ormai ritirato giocatore Zidane e a se stesso.
Andate a VOTARE sul blog AssKickInRome(del mio amico Mike).

Cessione AS Roma: Rosella Sensi serena: «Roma, futuro grandioso»

Comunicato Italpetroli sugli incontri negli Usa: «Hanno richiesto contatto diretto per valutare il ruolo di Unicredit». Il presidente giallorosso: «Per mio padre la Roma era tutto, una passione. La domenica sera a casa non si mangiava se la squadra aveva perso. Quando ero ragazzina ho avuto un fidanzato che tifava Lazio»
ROMA, 25 gennaio - «Mi auguro un futuro grandioso per la Roma». Parola del presidente giallorosso Rosella Sensi, intervenuto oggi nella trasmissione radiofonica di Radio 2 Super Max. La Sensi ha raccontato tantissimi aneddoti legati alla sua infanzia, passata accanto al papà Franco: «Per lui non era un lavoro fare il presidente, era una passione. Io in curva non ci sono mai stata, papà non mi mandava perchè allo stadio dovevamo stare sempre vicino a lui, per scaramanzia. Se prendevi un brutto voto, poi, restavi a casa, allo stadio poteva andare solo chi se lo meritava, e noi volevamo andare sempre», ha raccontato il numero uno della Roma. «La domenica sera a casa non si mangiava se la Roma aveva perso, e non si usciva. Fino al lunedì si stava in lutto e dal martedi mattina si pensava alla partita successiva. Ma anche oggi più o meno è così».
«HO AVUTO UN TIFOSO DELLA LAZIO» - Un altro curioso aneddoto riguarda un fidanzato di fede laziale: «Si, ho avuto un ragazzo in passato che era tifoso della Lazio, ma l'ho saputo dopo», ha detto il presidente. «È stata una storia da ragazzini e a papà non l'ho mai detto che tifava Lazio. I tifosi biancocelesti? Alcuni saranno pure bravi e simpatici ma a casa mia esserlo era una colpa», ha detto sorridendo la Sensi.
«ROMA, UN FUTURO GRANDIOSO» - La speranza/certezza della Sensi è una sola: «Quello della Roma sarà un futuro grandioso e spero che venga proseguito il lavoro fatto in questi 18 anni»

COMUNICATO ITALPETROLI - Intanto Italpetroli precisa con un comunicato i contatti con gli investitori statunitensi: «Con riferimento alle indiscrezioni di stampa apparse in data odierna in merito al processo di cessione del pacchetto di controllo della A.S. Roma, Compagnia Italpetroli precisa che la riunione oggetto di tali indiscrezioni si inquadra nei contatti e incontri tecnici in corso con tutti i potenziali acquirenti selezionati per la partecipazione a questa fase del processo. Nell'ambito di tale processo, alcuni dei potenziali acquirenti hanno richiesto un contatto diretto con Unicredit, per valutare il possibile ruolo di quest'ultima a supporto finanziario dell'operazione».