domenica 11 settembre 2011

Roma pronta per il Cagliari. Che attesa all'Olimpico!

Previsti 45.000 spettatori domani contro il Cagliari per il primo abbraccio a Totti e compagni. Cambiata la società, rivoluzionata la squadra... C’è tanta voglia di Roma.

ROMA, 10 settembre - C’è stata la clamorosa e dolorosa eliminazione dall’Europa League. C’è stato un precampionato in affanno tra ritardi di mercato, gol incassati e gioco più immagina­to che visto. C’è che il Cagliari, con tutto il ri­spetto del mondo, non è che sia proprio il Barcellona che comunque ti porterebbe al botteghino. C’è stata una vicenda societaria che si è risolta, una volta per tutte, soltanto il diciotto agosto scorso. C’è stata un’ultima giornata di mercato che ha portato a Trigo­ria altri tre giocatori, facendo schizzare il to­tale a undici, dando contorni ancora più con­creti a una rivoluzione romanista. C’è stata la polemica, o presunta tale, tra Totti, Luis Enrique e società, poi chiusa una volta per tutte dal capita­no romanista con una dichia­razione da tana libera tutti. C’è stato tutto quello che vo­lete, eppure nella capitale c’è una voglia di Roma che è un qualcosa di tangibile. E do­mani, all’Olimpico, per la pri­ma contro il Cagliari, ci sarà un pubblico di quelli che si possono definire importanti.

sabato 10 settembre 2011

Luis Enrique elogia Totti: E' speciale anche per me

Il tecnico spagnolo: «Il capitano non può essere un giocatore normale per questo club. Lui è unico, è speciale anche negli atteggiamenti, avete capito?»

ROMA, 10 settembre - Alla vigilia dell’esordio in campionato Luis Enrique è carico. E’ entrato nel clima partita come quando era calciatore, la tensione emotiva è evidente durante la conferenza stampa. Non può evitare di tornare sul caso-Totti, chiuso dal capitano con le dichiarazioni concilianti dei giorni scorsi. Il tecnico asturiano si mostra un po’ disturbato di fronte alla domanda sul numero dieci, ma per dare più forza al suo discorso risponde, unica volta, in italiano: «Totti non può essere un giocatore normale, come gli altri, è speciale, unico, ha segnato 207 gol in Serie A. È il giocatore più importante nella storia della Roma. Ma poi tocca a me decidere chi va in campo. È un mio diritto, anche sbagliando». Poi smorza la tensione con un sorriso: «Avete capito? Grazie!» e stringe i pugni in segno di esultanza. L'allenatore della Roma ha preferito parlare delle difficoltà della gara di esordio, degli ostacoli che la sua squadra troverà contro il Cagliari: «Mi preoccupano Conti, Nainggolan, gli inserimenti di Cossu».

«SIAMO IN NETTO PROGRESSO» - Ma sulle condizioni dei suoi uomini si mostra ottimista oltre a dirsi soddisfatto della squadra uscita dalla campagna acquisti: «Sono molto contento dell'atteggiamento di tutti, a partire dal club e dai dirigenti. Quando si cambia tanto come abbiamo fatto noi si verificano delle situazioni un pò delicate, particolari. Ma io sono soddisfatto del sostegno che ho ricevuto e sono contento di tutti i giocatori, compreso Francesco, che è il nostro capitano. Mi auguro di poter conquistare i tre punti con il sostegno dei nostri tifosi, ma abbiamo anche l’obiettivo di farli divertire. Sono stato scelto dalla società per questo». Luis Enrique ha anche parlato di un clima senza tensioni all’interno dello spogliatoio: «Parlo tutti i giorni con i giocatori, sono contento della situazione attuale quello che mi preoccupa è l'avversario, quindi il Cagliari. Non ho discusso nè avuto problemi con nessuno. Nell’ultima settimana abbiamo potuto lavorare nelle condiziioni ideali. Tutti i giocatori che non sono alle prese con infortuni saranno disponibili, solo domani mattina diramerò la lista dei convocati e resteranno fuori in quattro, in base alle condizioni di forma», ha concluso senza dare indicazioni sulla formazione che scenderà in campo.