lunedì 31 gennaio 2011

Roma, ceduti al Livorno D'Alessandro e Antunes

Il difensore e il centrocampista arrivano in prestito
 
LIVORNO, 31 gennaio - Il Livorno Calcio conclude il calciomercato di gennaio assicurandosi le prestazioni di due giovani della Roma: il centrocampista Marco D'Alessandro, 19 anni, finora al Bari, e il difensore portoghese Vitorino Antunes Pacheco, 23 anni. Entrambi i calciatori arrivano in prestito e per il primo il Livorno ha garantito il diritto della compartecipazione. Alla rosa si aggiungerà, in questo caso acquistato a titolo definitivo dal Lumezzane, l'attaccante bulgaro di 22 anni Andrey Asenov Galabinov (quest'anno 18 presenze e 4 reti in Lega Pro). Il Livorno ha sfoltito il gruppo di giocatori cedendo in prestito il difensore Romano Perticone alla Sampdoria, l'attaccante Rey Volpato e il difensore Angelo Bencivenga al Lumezzane e l'attaccante Francesco Massimiliano Volpe alla Spal. Resta Tavano che era richiesto da Brescia e Reggina: l'attaccante ha detto no.

domenica 30 gennaio 2011

Bologna-Roma rinviata Ranieri: Troppo pericoloso

Gara fermata da Banti dopo 16' di gioco per neve. La partita è stata rinviata a data da destinarsi. Sin dalle prime ore della mattina era scesa una forte precipitazione sul capoluogo che aveva messo a rischio la gara sin dal 1'. I teloni hanno ricoperto lo stadio nella speranza di poter giocare ma poi la nuova nevicata ha reso impossibile proseguire. Prima data disponibile il 23 febbraio.
BOLOGNA, 30 gennaio - L'arbitro Banti ha sospeso Bologna-Roma al 16' pt per neve, dopo un aver parlato coi capitani delle due squadre. La decisione di sospendere la gara e rinviarla a data da destinarsi, è apparsa inevitabile vista la consistenza della nevicata e le condizioni del manto erboso del Dall'Ara, ma è stata contestata con raffiche di fischi dalla curva del Bologna. Gli allenatori e i giocatori invece sono stati concordi sull'impossibilità di proseguire e sulla necessità di rinviare, vista anche la pericolosità del fondo. Lo stesso Mudingayi ai microfoni di Sky ha confermato: «Era troppo pericoloso».

PARLA RANIERI -
A fine gara Claudio Ranieri ha parlato della sfida sospesa contro il Bologna, di Borriello e Totti, del cambio di proprietà nella Roma e anche della situazione nella Juventus. Ecco le principali dichiarazioni del tecnico giallorosso a Sky.

Lei e Malesani vi siete parlati a lungo prima della sospensione.

«Sì, dopo che l’arbitro ha parlato con i capitani, abbiamo parlato io e Malesani con l’arbitro. Tutte e due le squadre volevano giocare perché con tutti gli impegni che abbiamo, la Champions League, la Coppa Italia, trovare adesso una data libera non sarà facile. Volevamo fortemente giocare, però l’importante era che ci fossero le condizioni per poter disputare una partita senza mettere a repentaglio le condizioni fisiche dei ragazzi. Dopo un po’ è arrivato il quarto uomo e mi ha chiesto: mister, cosa ne pensa? Io ho detto che avevo paura, ci vuole un non nulla per farsi male e sfiorare il dramma, ho detto: se è possibile vorrei interromperla. Hanno sentito Malesani, era d’accordo, hanno risentito i capitani. A questo punto, credo che sia stato giusto così perché era troppo pericoloso il campo in queste condizioni».

Il fatto che si giochi tra tre giorni è un ulteriore deterrente?
«No, a prescindere, la paura è quella di un infortunio grande. Credo che l’arbitro abbia deciso nella maniera più giusta».

Borriello?
«Poco prima di scendere in campo per il riscaldamento mi ha detto: mi sono bloccato. Hanno provato a massaggiarlo e a rimetterlo in sesto, ha detto: mi sento meglio. È andato a fare il riscaldamento e mi ha detto che non ce la faceva, stava male e allora ho cambiato».

Totti ha detto che il turn over ci vuole, che sono disponibili a farlo. È riuscito a farlo capire a tutti?
«Me lo auguro».

Il Presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ieri ha detto: nella gestione precedente avevamo una macchina a benzina, gli è stato messo dentro il gasolio e si è ingolfata. Si è rivisto in questa frase, in tutta la sua vicenda con Blanc alla Juve?
«Assolutissimamente, perché quando sono arrivato io bisognava vincere il campionato in cinque anni: il primo anno siamo arrivati terzi, il secondo anno secondi e ai quarti/ottavi di finale di Champions League, per cui per quanto mi riguarda c’era super benzina, poi quello che è successo non lo so. Io più di quello che ho fatto credo che nessun altro potesse farlo: un terzo e un secondo posto, quando ero stato chiamato ad arrivare lì in cinque anni, quindi sicuramente non si riferiva a me».

Sulla questione societaria della Roma.
«Credo che noi si debba continuare a fare quello che abbiamo fatto, le nostre responsabilità sono quelle di fare bene in campo, poi ci sono degli avvocati, un venditore e un compratore che gestiranno le altre faccende. Noi dobbiamo far sì che chi compra e chi vende trovi una squadra all’altezza della situazione, nella miglior posizione in classifica possibile. Dobbiamo continuare perché il campionato è bello e adesso entrerà nel vivo».

IL RECUPERO - Bologna-Roma potrebbe ripartire dal 16' pt il 23 febbraio. «Le due società sono in ottimi rapporti e troveranno facilmente un'intesa - ha detto Giampaolo Montali, coordinatore della Roma - grazie al cielo noi siamo impegnati su tutti i fronti e la prima data disponibile è il 23 febbraio». In quell'occasione si disputerà, alle 18.30, anche Fiorentina-Inter.

TERZO RINVIO PER NEVE - 
Serie A 2010-'11 flagellata dalla neve. Dopo 22 giornate disputate, quella odierna a Bologna contro la Roma è la terza partita che non comincia o viene sospesa a causa del manto bianco che copre il terreno di gioco. La serie ha avuto inizio proprio a Bologna il 28 novembre scorso per Bologna-Chievo, che neppure venne iniziata (arbitro Guida di Torre Annunziata) ed è proseguita il 19 dicembre scorso quando Morganti non ha dato il via al derby della Lanterna tra Sampdoria e Genoa. Bologna è certamente il campo più tartassato da quando i rossoblù sono tornati in serie A: per neve non fu iniziata Bologna-Fiorentina l'1 febbraio 2009, stessa sorte per Bologna-Atalanta del 19 dicembre 2009. La giornata del 19-20 dicembre 2009 fu particolarmente ridotta a causa della neve che fece rinviare lo stesso giorno anche Fiorentina-Milan ed il giorno dopo Genoa-Bari ed Udinese-Cagliari. Nel campionato 2009-'10 stop per neve anche il 31 gennaio 2010 quando non fu iniziata Parma-Inter. Prima di questi ultimi tre inverni rigidi, l'ultima gara rinviata per neve in serie A risaliva al 7 marzo 2004, sempre a Bologna, dove era ospite la Lazio.
 

Roma, Angelucci farà un'offerta competitiva

L'imprenditore lunedì prossimo scoprirà le carte per cercare di acquistare il club giallorosso. Lo riferiscono fonti finanziarie, che non si vogliono però sbilanciare sui numeri. Week-end di lavoro anche per la cordata americana capitanata da Thomas R. Di Benedetto. Sono riprese nel pomeriggio di oggi le riunioni tecniche in conference call tra gli investitori Usa e i manager di UniCredit.
ROMA, 29 GENNAIO - Gianpaolo Angelucci presenterà lunedì prossimo un'offerta "competitiva" per l'acquisto della As Roma. Lo riferiscono fonti finanziarie, che non si vogliono però sbilanciare sui numeri della proposta vincolante e concorrente a quella formulata dalla cordata americana capitanata da Thomas R. Di Benedetto, al fianco di Unicredit.

PROPOSTA COMPETITIVA - Le stesse fonti precisano inoltre che, se l'offerta targata Usa dovesse effettivamente superare i 200 milioni di euro, tra acquisto della squadra e successivi aumenti di capitale, allora per Angelucci sarà difficile poter superare questi numeri. Nonostante questo, i legali della famiglia capitolina, insieme agli advisor Kpmg e Banca Imi rimarranno al lavoro per tutto il fine settimana in modo da poter presentare lunedì prossimo 31 gennaio, ultima data utile per le offerte, una proposta che sia «il più possibile competitiva».

AMERICANI AL LAVORO - Fine settimana di lavoro per la cordata americana capitanata da Thomas R. Di Benedetto interessata all'acquisto dell'As Roma. Sono riprese nel pomeriggio di oggi infatti le riunioni tecniche in conference call tra gli investitori Usa e i manager di UniCredit, tra cui Piergiorgio Peluso, impegnati a dare supporto finanziario all'eventuale operazione. Tutto dovrà essere pronto per lunedì prossimo, visto che il termine fissato è per le ore 18 del 31 gennaio. Secondo le indiscrezioni Unicredit potrebbe diventare socio diretto dell'As Roma con una partecipazione intorno al 30-40 per cento e sostenere il piano finanziando gli americani nell'ordine di circa 50 milioni.

giovedì 27 gennaio 2011

Roma show: è semifinale Vucinic-Taddei: Juve ko

Coppa Italia: i giallorossi vincono 2-0 e si qualificano per la semifinale. Sblocca un tiro a giro del montenegrino. Chiude un'acrobazia del brasiliano. Brighi, Menez e Pepe ko.
TORINO, 27 gennaio - La Roma vince 2-0 a Torino contro la Juve e si qualifica per la semifinale di Coppa Italia, dove troverà l'Inter. Sblocca il risultato un gran gol di Vucinic: Motta gli lascia spazio sulla sinistra e il montenegrino beffa Storari con un destro a giro. Nella ripresa una Juve confusa prova a pareggiare, ma i giallorossi chiudono il match con un'acrobazia di Taddei in pieno recupero. Sull'1-0 la Juve ha protestato molto per un possibile calcio di rigore per fallo di Mexes su Del Piero. 

«Camoranesi alla Roma? È un'ipotesi possibile»

L'agente del giocatore, che ha risolto il contratto con lo Stoccarda: «Se arriva un'offerta dai dirigenti giallorossi la valuteremo».
 ROMA, 27 gennaio - Mauro German Camoranesi ha risolto il suo contratto con lo Stoccarda. Il laterale ora è in cerca di una squadra e vorrebbe tornare in Italia. Alcune voci parlano di un possibile interessamento della Roma: «È un'ipotesi possibile - dice a calciomercato.it il suo agente Sergio Fortunato - ma mancano pochi giorni al termine del mercato: se arriva un'offerta dai dirigenti giallorossi la valuteremo. Mauro preferirebbe tornare a giocare in Italia visto che la sua famiglia è a Torino: col suo curriculum ed il suo palmares è incredibile che nessuno si sia fatto avanti in estate e sia dovuto andare a giocare in Germania. Aspetteremo la fine del mercato europeo per trovare una sistemazione, altrimenti tornerà in Sud America. Ranieri? Quando Camoranesi era allenato da lui alla Juventus ha fatto sempre il suo dovere ed il rapporto col tecnico era normale».

Roma, gli americani sono pronti a chiudere

Proseguono a oltranza le riunioni a New York. L’istituto bancario studia insieme alla cordata statunitense la soluzione per arrivare al brindisi. I manager di Unicredit hanno annullato il volo di rientro in Italia per chiarire i dettagli d’intesa: DiBenedetto, soluzione gradita.
TORINO, 27 gennaio - Si tratta a oltranza. I mana­ger di Unicredit, Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso, accompagnati dal­l'avvocato Cappelli, hanno annullato il volo di rientro in Italia partito ieri se­ra da New York e hanno continuato la riunione fiume con i rappresentanti della cordata americana, in­dividuata dalla banca come la migliore solu­zione per cedere la Roma. I legali delle parti stanno scrivendo i punti di un memo­randum che poi verrà trasformato in accordo. Si lavora a un'intesa, nella quali i punti da mette­re a fuoco riguardano la partecipazio­ne della banca nei futuri assetti socie­tari. Unicredit dovrà fare la sua parte, resta da stabilire come e in quale mi­sura. Si è lavorato su una ipotesi di cessione progressiva di pacchetti azio­nari. Se verranno rispettati i passaggi inseriti nella bozza gli americani po­tranno avere il via libera.

CORDATA - Intanto pren­de corpo la cordata americana che fa capo al patron dei Boston Red Sox, Thomas R. DiBenedetto. Al fianco dell'imprenditore di origine italiane, classe 1950, sposato e padre di cinque figli, ci sarebbero altri quat­tro investitori: il presidente della com­pagnia assicurativa Succession Capi­tal Alliance, Julian Movsesian, l'im­mobiliarista Michael A. Ruane (Ta As­sociates Realty) e Arthur J. Falcone dell'omonimo gruppo real estate con quartier generale in Florida.

PROCEDURA - Resta sempre in vigore la procedura avviata per la cessione del­la Roma. Il termine per la presenta­zione delle offerte è lunedì. Restano in corsa gli americani ( i preferiti dalla banca) e il gruppo Angelucci, che pre­senterà l'offerta dopo la due diligence, con tanto di piano industriale. Anche gli americani dovrebbero presentare l'offerta vincolante, indispensabile per una società quotata in Borsa. Alcune fonti riferiscono che ci sarebbero de­gli ostacoli da superare e che l'advisor Rothschild, che ha avuto il mandato a vendere della Roma e che non era pre­sente all'incontro, ha delle riserve sul­la sostenibilità, dal punto di vista eco­nomico, dell'offerta ame­ricana. Inoltre c'è un al­tro punto sul quale fare chiarezza. Il progetto sul quale si è lavorato in queste ore a New York, se non sarà modificato, regge se la Roma resta costantemente ai vertici.
 

mercoledì 26 gennaio 2011

Roma, si tratta a oltranza Rush finale a New York

I vertici di Unicredit, Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso, sono riuniti a Manhattan con gli investitori americani capitanati dal patron dei Boston Red Sox, Thomas R. Di Benedetto. Una trattativa che va avanti da oltre 24 ore e che secondo alcuni osservatori potrebbe portare alla firma di un memorandum d'intesa nella notte italiana.
MILANO, 26 gennaio - Trattare ad oltranza, per chiudere la cessione della Roma. È ciò che i vertici di Unicredit, Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso, stanno facendo a New York con gli investitori americani capitanati dal patron dei Boston Red Sox, Thomas R. Di Benedetto. Una trattativa che va avanti da oltre 24 ore e che secondo alcuni osservatori potrebbe portare alla firma di un memorandum d'intesa nella notte italiana. Anche se alcune fonti ribadiscono che la riunione rientra nell'ambito della procedura avviata da Rothschild e che il termine per presentare le offerte resta il 31 gennaio. In altre parole: famiglia Angelucci e il fondo Aabar sono ancora in gara.

LA CORDATA - Al fianco di Di Benedetto, classe 1950, sposato e padre di cinque figli, e con evidenti origini italiane, ci sarebbero altri quattro investitori e in ambienti vicini alle trattative si fanno i nomi del presidente della compagnia assicurativa Succession Capital Alliance, Julian Movsesian, dell'immobiliarista Michael A. Ruane (Ta Associates Realty) e Arthur J. Falcone dell'omonimo gruppo real estate con quartier generale in Florida. Al tempo stesso viene spiegato che la riunione fiume in corso a New York sarebbe necessaria per individuare che tipo di supporto finanziario può offrire UniCredit al gruppo d'investitori Usa.

BANCA -
Sembrerebbe possibile infatti che la banca possa restare nell'azionariato dell'As Roma con una quota di minoranza. Indiscrezioni che hanno spinto il titolo As Roma in Borsa del 4,3% a 1,18 euro con scambi boom (passato di mano il 2,3% del capitale). Secondo alcune fonti, la presenza di DiBenedetto piacerebbe ai vertici di UniCredit visto la sua lunga esperienza da magnate nel mondo dello sport. Di Benedetto è socio infatti della New England Sport Ventures, società di investimenti che negli anni ha puntato sulla squadra di baseball di Boston, i Red Sox, ma anche sulla Premier League inglese, rilevando il Liverpool.

ALEMANNO - Intanto, dalla capitale, sul susseguirsi di voci e indiscrezioni, il sindaco Gianni Alemanno è tornato a ribadire che «serve una verifica attenta degli acquirenti della squadra» e spera che «Unicredit e l'advisor sappiano fare una valutazione opportuna». La nuova società «che acquisterà la Roma dovrà dimostrare di essere economicamente solida e di saper rispondere alle aspettative dei tifosi e della città». Due battute anche dal mister Claudio Ranieri che in conferenza stampa ha avuto modo di dire: «Come tifoso mi auguro che il prossimo proprietario continui il lavoro dei Sensi e che possibilmente lo migliori. Ora però la questione societaria non deve essere una scusante sul campo».
 

Sensi alla Lega: Sconcerto per Juve-Roma giovedì

Il presidente della Roma ha chiesto in queste ore spiegazioni al presidente Maurizio Beretta: «Ho il massimo rispetto di Andrea Agnelli e della dirigenza juventina - la considerazione della Sensi - ma la decisione della Lega e la diversa considerazione dimostrata mi provocano un certo sconcerto».
ROMA, 26 gennaio - «Sconcerto per il posticipo di Juventus-Roma a giovedi»: è quanto ha espresso il presidente del club giallorosso, Rosella Sensi, a seguito di uno scambio di lettere con la Lega sul calendario dei quarti di Coppa Italia. La Sensi ha chiesto in queste ore al presidente della Lega di A Maurizio Beretta di capire per quale motivo la sua squadra sia stata penalizzata con lo spostamento a domani del suo incontro a Torino, facendo presente che la Roma sarà impegnata di nuovo in trasferta domenica in campionato e che il posticipo al giovedì non ha motivazioni di audience televisiva.

LA RISPOSTA - La Lega, a quanto filtra dal club giallorosso, avrebbe risposto che il posticipo era in programma da tempo, in caso quel quarto fosse stato Juve-Roma; la controreplica della Sensi è che la Rai aveva espresso preferenza per una messa in onda del match di Torino il mercoledì. «Ho il massimo rispetto di Andrea Agnelli e della dirigenza juventina - la considerazione della Sensi - ma la decisione della Lega e la diversa considerazione dimostrata mi provocano un certo sconcerto».
 

Ecco Thomas Di Benedetto Il tycoon che vuole la Roma

Sposato, sessantuno anni, è presidente di un gruppo che fa investimenti nello sport e nell’immobiliare. E’ socio dei Boston Red Sox: in squadra giocava Thomas junior, uno dei cinque figli.
ROMA, 26 gennaio - Americano, bostoniano, 61 anni, sposato, cinque figli, un’esperienza nel mondo sportivo che, in sintesi, si può riassumere con i Boston Red Sox, una delle squadre simbolo del baseball a stesse e strisce, un fatturato da centinaia di milioni di dollari all’an­no. Eccolo un breve identikit di mister Thomas R. Di Benedetto, il numero uno del gruppo di americani che in queste ore stanno trattando con sempre mag­giore convinzione l’acquisto della Roma.

DISCREZIONE - Deve essere un signore che preferisce la discrezione all’im­magine, visto che nonostante appro­fondite ricerche nell’infinito mondo del web, non siamo riusciti a trovare una fotografia di questo italo ameri­cano intenzionato a comprare casa a Roma. Da proprietario della società giallorossa. L’unica immagine che è venuta fuori, è quella di uno dei suoi cinque figli, che ha il suo stesso nome perché agli americani piace tanto mettere junior alla fine del co­gnome, giocatore professionista di baseball, cresciu­to nei Red Sox, i calzini rossi, franchigia che pochi an­ni fa è riuscita a vincere il titolo dopo un’astinenza di 86 anni, conseguenza di quella che negli Stati Uniti era stata definita la maledizione di Babe Ruth, un Maradona del baseball di inizio novecento, venduto ai nemici dei New York Yankees per poi non vince­re più nulla.

ATTIVITA’ - Tra le molteplici attività di mister Di Bene­detto, c’è quella di presidente del Boston Internatio­nal Group dal 1983, anno del secondo scudetto della Roma. E’ un gruppo che spazia dallo sport alle socie­tà immobiliari. Tra le società di cui fa parte mister Di Benedetto, c’è la New England Sport Ventures specia­lizzata nello e per lo sport e che ha una solidissima esperienza alle spalle. E’ una società che comprende sedici soci e tra questi ci saranno i partner di mister Di Benedetto nell’eventuale avventura romana e ro­manista (questa è la lista dei nomi: John W. Henry, Thomas C. Werner, Michael Egan, David Ginsberg, Michael Gordon, John A. Kaneb, Seth Klarman, Lar­ry Lucchino, Henry F. McCance, Philip H. Morse, The New York Times Company, Art Nicholas, Frank Resnek, Martin Trust, Jeffrey Vinik).

L’IDEA - Insieme ad alcuni di questi amici, piuttosto solidi dal punto di vi­sta economico, mister Di Benedetto (la sua famiglia ha origini abruzzesi), qualche mese fa ha deciso di provare l’avventura nel calcio europeo, in par­ticolare quello italiano e quando gli è stato fatto il nome della Roma è parti­ta l’avventura, spinto anche da alcuni cari amici che proprio in quei giorni gli avevano co­municato di aver comprato il Liverpool. Di Benedet­to ha una grande esperienza alle spalle e una prepa­razione di grandissima qualità. Ha un master in Bu­siness Administration conseguito presso la Wharton School, University of Pennsylvania e un Bachelor of Arts con lode in Economia presso il Trinity College di Hartford nel Connecticut, dove Bachelor deve tra­dursi con laurea.

Questo è a grandi linee l’identikit del mister che si è innamorato dell’idea di acquistare la Roma. Pun­tando su un progetto che prevede la costruzione di uno stadio (il gruppo si sarebbe dato otto anni di tem­po per farlo), il merchandising, il marchio Roma e in­vestimenti sulla squadra. Se sarà, buon lavoro mi­ster Di Benedetto (e soci).
 

Vendita Roma, ore decisive Trattativa a New York

Appuntamento al 51° piano di un grattacielo in Park Avenue ieri per i vertici di Unicredit. A capo della cordata c’è un italo-americano: Thomas Di Benedetto. Oggi nuovo incontro. Gli imprenditori Usa hanno espressamente chiesto un supporto, la banca pronta a restare con una quota minore. C’è ottimismo sul buon esito dell’affare
 ROMA, 26 gennaio - Una notte romana e romanista a New York. Protagonista, fi­nora sconosciuto, mister Tho­mas R. Di Benedetto, italo-ame­ricano. E’ lui il numero uno del­la cordata di imprenditori “born in the Usa” che vuole la Roma. E’ lui che ieri, con i suoi legali e i suoi advisor, al cinquantunesimo piano di un grattacielo che dà su Park Avenue, ha incontrato i ver­tici di Unicredit, il dottor Paolo Fiorentino e il dottor Piergiorgio Peluso, accompagnati dall’avvo­cato Roberto Cappelli, tra le al­tre cose nel Cda della Roma, e dall’avvocato Mauro Baldissoni dello studio Tonucci. Sul tavolo, l’acquisto della Roma.

INCONTRO - L’appuntamento era per le die­ci di mattina,local time,le sedici nel nostro paese. I dirigenti dell’Istituto bancario pro­prietario della Roma, erano arrivati il gior­no precedente, atterraggio alle 17.46 ame­ricane dal volo Alitalia Az 610,business class,all’aeroporto Kennedy della grande mela. Una cena a Manatthan per mettere a punto gli ultimi dettagli, un sonno per smal­tire il fuso orario, una sveglia di prima mat­tina, scoprire una New York sotto la neve,breakfast,per poi presentarsi freschi, ripo­sati, lucidi all’incontro che può decidere il futuro della Roma. C’è da dire che le parti sono in contatto da almeno tre mesi. Due volte dirigenti di Unicredit nel recente pas­sato si sono incontrati con la controparte a New York, una volta un rappresentante de­gli americani è stato a Roma per un incontro, concluso con un fine settimana sporti­vo. Il 12 dicembre scorso, in­fatti, il rappresentante americano, si è ac­comodato in tribuna allo stadio Olimpico per assistere alla partita tra la squadra di Ranieri e il Bari. Possiamo aggiungere, per esempio, che l’amico americano, è rimasto piuttosto interdetto quando, entrando in tri­buna Monte Mario, ha scoperto che lo sto­re della Roma era un camion,e se un tifo­so si vuole provare una maglietta, dove va? ha chiesto con un sorriso, facendo comun­queintuire che tipo di idee questo gruppo ha per un eventuale futuro da proprietari nella Roma.

Ranieri: «Futuro Roma? Pensiamo solo alla Juve»

«Noi abbiamo diviso il settore: ci occupiamo solo delle cose di campo, le altre cose vengono gestite dai Sensi e dalla banca e non ci devono interessare. Non mi aspetto nulla. Pensiamo solo a vincere una partita importante. Le critiche per il gioco? Noi siamo tra i migliori»
ROMA, 26 gennaio - «Il futuro della società? Noi abbiamo diviso il settore: pensiamo solo al campo, le altre cose vengono gestite dai Sensi e dalla banca e non ci devono interessare. Non mi aspetto nulla. Pensiamo solo a vincere una partita importante». Pensare solo alla Juve. E' questo il messaggio del tecnico della Roma, Claudio Ranieri, ai suoi giocatori alla vigilia della partita di Coppa Italia contro i bianconeri. Ranieri non crede che le voci sul futuro della società possano creare problemi alla squadra.

SQUADRA UNITA - Come per il Bologna, alle prese con problematiche societarie, anche la Roma ha dimostrato sul campo di non risentirne. «Ma dipende sempre dalle situazioni - sottoliena Ranieri-. Ci sono alcune problematiche che in alcuni ambienti possono dare qualcosa in più a livello di determinazione. Magari in altri spogliatoi questi problemi vengono amplificati. Perché la sensibilità dello spogliatoio si basa su alcune alchimie che non è facile gestire. Devono essere bravi tutti, dai magazzinieri all'allenatore, a impegnarsi per gestirle». «Quello che conta è quello che facciamo adesso, quest'anno -spiega ancora il tecnico-. Non possiamo pensare a quello che sarà. Abbiamo due possibilità: o mollare e fare un campionato da schifo, o lottare col coltello tra i denti perché in campo la faccia ce la mettiamo noi. E questo messaggio mi sembra sia stato recepito dai ragazzi. Per quanto mi riguarda, verrò giudicato dai risultati... e poi continuerò a lavorare. Il calcio è molto particolare». «Cosa mi auguro da tifoso? -aggiunge- Che venga un presidente che voglia fare il bene dellla società, proseguire il lavoro dei Sensi e, possibilmente, migliorarlo».

JUVE E FORMAZIONE -Ranieri parla poi dell'impegno contro la Juve. Una partita difficile, «perché si giocherà in trasferta, e perché la Juve vuole vincere proprio come noi». «Per quanto riguarda le decisioni di formazione, le prendo tra stasera e domani mattina. Parlerò con Borriello e sentirò il suo responso finale. Oggi stava meglio. Sicuramente in porta giocerà Jullio Sergio. Pizarro? Parlando con lui abbiamo deciso che a inizio febbraio, se tutto va bene, tornerà ad allenarsi col gruppo. Scambio Doni-Eduardo? Non ne parlo. Chi è più bravo? Chi gioca in Serie A è sempre bravo. La Juve? E' una grossa squadra, ha speso tanti soldi e vuole vincere sia in campionato sia in Coppa Italia. Giochiamo fuori casa, mi dispiace non ci siano i nostri tifosi, speriamo di tornare vincitori. Non c'è preoccupazione, ma rispetto sì». «Adesso che la Roma sta facendo bene per me non è una questione di riscatto? -afferma poi l'allenatore giallorosso- Io cerco sempre di fare il massimo con la squadra che ho. Vengo criticato per il gioco, ma chi lo fa forse non guarda le altre partite. Ritengo che noi siamo tra i migliori. Vedendo le altre squadre non mi sembra che facciano cose dell'altro mondo. Il campionato italiano è difficile proprio per questo, perché tutti cerchiamo di far giocare male l'avversario».

MERCATO - La Roma non sta intervenendo sul mercato in entrata, al contrario delle avversarie. «Sicuramente prendendo dei giocatori validi è logico che chi compra è cconvinto di miglioprarsi -commenta Ranieri-. Io devo ringraziare la società perché non pensavo di poter contare su Adriano e Borriello, due colpi inaspettati, e sono contento per questo».

CALENDARIO - Ranieri si sofferma anche sul calendario della Coppa Italia: «Il tabellone di Coppa Italia? La nostra partita era già programmata per giovedì, si è cercato di giocare mercoledì ma non importa, pensiamo solo a giocare. C'è questo regolamento, accettiamolo. Gara notturna a Torino? Ormai lo sappiamo, il campionato è molto ridotto ci sono tremila partite. Si divertiranno i tifosi che non si annoieranno potendo vedere calcio ogni tre giorni. Per quanto ci riguarda, dobbiamo arrivare a buon punto nel momento cruciale».

VUCINIC-MENEZ - In conclusione Ranieri elogia la coppai Vucinic-Menez, ricordando però che i due «devono sempre giocare per la squadra». «Vucinic-Menez come Totti-Cassano o Vialli- Mancini? Sì, vedo che c'è un'affinità e negli allenamenti li metto sempre insieme. Però questo deve essere utile per la squadra non per loro. Questa simbiosi va bene, ma sempre al servizio della squadra».

martedì 25 gennaio 2011

IL NUOVO ZIDANE

Un eurogol, quello contro il Cagliari, da cineteca. Chi non ha i fondamentali e l’estro necessario, non può farlo. Menez si. Doppio passo, finta, portiere da una parte e lui che entra in porta da solo. Poi la solita esultanza moderata (Jérémy non ride mai, al massimo sorride) ed il gesto atto a zittire chissà chi. Inevitabile chiedere spiegazioni direttamente dall’attaccante francese: “Sono contento per questo gol - ha risposto Menez - Voglio dedicarlo a Platini, perchè ho saputo che era in tribuna a vedere la partita. Riguardo l’indice portato alla bocca, questo era riferito ai miei amici francesi (anche loro allo stadio) che mi rimproverano sempre di segnare troppo poco”. Si fa fatica a credergli, piuttosto si è portati a pensare che il giocatore era stato infastidito dalle critiche mossegli da stampa e tifosi che denunciavano la sua scarsa prolificità. Ma questi non sono tempi di polemiche. Michel Platini dopo il gol del 3-0 al cagliari, segnato con estrema facilità da Menez è arrivato addirittura a paragonarlo all'ormai ritirato giocatore Zidane e a se stesso.
Andate a VOTARE sul blog AssKickInRome(del mio amico Mike).

Cessione AS Roma: Rosella Sensi serena: «Roma, futuro grandioso»

Comunicato Italpetroli sugli incontri negli Usa: «Hanno richiesto contatto diretto per valutare il ruolo di Unicredit». Il presidente giallorosso: «Per mio padre la Roma era tutto, una passione. La domenica sera a casa non si mangiava se la squadra aveva perso. Quando ero ragazzina ho avuto un fidanzato che tifava Lazio»
ROMA, 25 gennaio - «Mi auguro un futuro grandioso per la Roma». Parola del presidente giallorosso Rosella Sensi, intervenuto oggi nella trasmissione radiofonica di Radio 2 Super Max. La Sensi ha raccontato tantissimi aneddoti legati alla sua infanzia, passata accanto al papà Franco: «Per lui non era un lavoro fare il presidente, era una passione. Io in curva non ci sono mai stata, papà non mi mandava perchè allo stadio dovevamo stare sempre vicino a lui, per scaramanzia. Se prendevi un brutto voto, poi, restavi a casa, allo stadio poteva andare solo chi se lo meritava, e noi volevamo andare sempre», ha raccontato il numero uno della Roma. «La domenica sera a casa non si mangiava se la Roma aveva perso, e non si usciva. Fino al lunedì si stava in lutto e dal martedi mattina si pensava alla partita successiva. Ma anche oggi più o meno è così».
«HO AVUTO UN TIFOSO DELLA LAZIO» - Un altro curioso aneddoto riguarda un fidanzato di fede laziale: «Si, ho avuto un ragazzo in passato che era tifoso della Lazio, ma l'ho saputo dopo», ha detto il presidente. «È stata una storia da ragazzini e a papà non l'ho mai detto che tifava Lazio. I tifosi biancocelesti? Alcuni saranno pure bravi e simpatici ma a casa mia esserlo era una colpa», ha detto sorridendo la Sensi.
«ROMA, UN FUTURO GRANDIOSO» - La speranza/certezza della Sensi è una sola: «Quello della Roma sarà un futuro grandioso e spero che venga proseguito il lavoro fatto in questi 18 anni»

COMUNICATO ITALPETROLI - Intanto Italpetroli precisa con un comunicato i contatti con gli investitori statunitensi: «Con riferimento alle indiscrezioni di stampa apparse in data odierna in merito al processo di cessione del pacchetto di controllo della A.S. Roma, Compagnia Italpetroli precisa che la riunione oggetto di tali indiscrezioni si inquadra nei contatti e incontri tecnici in corso con tutti i potenziali acquirenti selezionati per la partecipazione a questa fase del processo. Nell'ambito di tale processo, alcuni dei potenziali acquirenti hanno richiesto un contatto diretto con Unicredit, per valutare il possibile ruolo di quest'ultima a supporto finanziario dell'operazione».

AS ROMA BEST BLOG

ROMA,ADRIANO OPERATO. STOP PER 3-4 SETTIMANE
 Brasiliano sotto i ferri per risolvere il problema alla spalla destra accusato durante il derby di Coppa Italia.
Adriano sotto i ferri per risolvere il problema alla spalla accusato durante il derby di Coppa Italia. Ne dà comunicazione la stessa società attraverso un comunicato sul proprio sito ufficiale. «L'A.S. ROMA S.P.A. rende noto che nel pomeriggio di ieri il calciatore LEITE RIBEIRO ADRIANO è stato sottoposto a visita di controllo programmata, a seguito della lussazione di spalla destra riportata nel corso della gara di Tim Cup A.S. Roma - S.S. Lazio. Data la persistenza della sintomatologia dolorosa, l'instabilità articolare residua ed il rischio elevato di recidiva, in accordo con il consulente ortopedico della Società, Prof. Carlo Fabbriciani, il calciatore è stato sottoposto in data odierna a ricostruzione artroscopica del cercine glenoideo anteriore dal Prof. Alex Castagna. Il calciatore proseguirà nei prossimi giorni il percorso terapeutico-riabilitativo già stabilito, nel rispetto delle tempistiche di recupero stilate in precedenza». Ciò significa che il brasiliano rimarrà lontano dai campi per un periodo che va dalle tre alle quattro settimane.