mercoledì 26 gennaio 2011

Vendita Roma, ore decisive Trattativa a New York

Appuntamento al 51° piano di un grattacielo in Park Avenue ieri per i vertici di Unicredit. A capo della cordata c’è un italo-americano: Thomas Di Benedetto. Oggi nuovo incontro. Gli imprenditori Usa hanno espressamente chiesto un supporto, la banca pronta a restare con una quota minore. C’è ottimismo sul buon esito dell’affare
 ROMA, 26 gennaio - Una notte romana e romanista a New York. Protagonista, fi­nora sconosciuto, mister Tho­mas R. Di Benedetto, italo-ame­ricano. E’ lui il numero uno del­la cordata di imprenditori “born in the Usa” che vuole la Roma. E’ lui che ieri, con i suoi legali e i suoi advisor, al cinquantunesimo piano di un grattacielo che dà su Park Avenue, ha incontrato i ver­tici di Unicredit, il dottor Paolo Fiorentino e il dottor Piergiorgio Peluso, accompagnati dall’avvo­cato Roberto Cappelli, tra le al­tre cose nel Cda della Roma, e dall’avvocato Mauro Baldissoni dello studio Tonucci. Sul tavolo, l’acquisto della Roma.

INCONTRO - L’appuntamento era per le die­ci di mattina,local time,le sedici nel nostro paese. I dirigenti dell’Istituto bancario pro­prietario della Roma, erano arrivati il gior­no precedente, atterraggio alle 17.46 ame­ricane dal volo Alitalia Az 610,business class,all’aeroporto Kennedy della grande mela. Una cena a Manatthan per mettere a punto gli ultimi dettagli, un sonno per smal­tire il fuso orario, una sveglia di prima mat­tina, scoprire una New York sotto la neve,breakfast,per poi presentarsi freschi, ripo­sati, lucidi all’incontro che può decidere il futuro della Roma. C’è da dire che le parti sono in contatto da almeno tre mesi. Due volte dirigenti di Unicredit nel recente pas­sato si sono incontrati con la controparte a New York, una volta un rappresentante de­gli americani è stato a Roma per un incontro, concluso con un fine settimana sporti­vo. Il 12 dicembre scorso, in­fatti, il rappresentante americano, si è ac­comodato in tribuna allo stadio Olimpico per assistere alla partita tra la squadra di Ranieri e il Bari. Possiamo aggiungere, per esempio, che l’amico americano, è rimasto piuttosto interdetto quando, entrando in tri­buna Monte Mario, ha scoperto che lo sto­re della Roma era un camion,e se un tifo­so si vuole provare una maglietta, dove va? ha chiesto con un sorriso, facendo comun­queintuire che tipo di idee questo gruppo ha per un eventuale futuro da proprietari nella Roma.

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