mercoledì 18 maggio 2011

Capello: «Baldini? Con me fino alle qualificazioni»

Il Ct sul passaggio alla Roma: «Al cento per cento resterà con l'Inghilterra fino al termine della fase di qualificazione a Euro 2012. Montella? Ora fa quello che gli chiedevo io quando giocava. Conte alla Juve? Scelta giovane, come con Guardiola al Barça»
 ROMA, 18 maggio - «Con Baldini ho un rapporto meraviglioso: se lui accetterà, farà questa scelta, deciderà sulla base degli incontri che avrà. Al cento per cento però resterà con l'Inghilterra fino al termine delle qualificazioni a Euro 2012». Lo ha detto il ct dell'Inghilterra, Fabio Capello, a Milano nel corso di un'iniziativa promozionale.

COME DE ROSSI - L'ex allenatore della Roma, club a cui Baldini dovrebbe passare come direttore generale scelto dai nuovi proprietari americani, ha anche fatto un paragone tra gli attuali centrocampisti e il suo modo di interpretare il ruolo: «Cambiasso? Sì, c'è qualche similitudine tra me e lui. Ma più che altro, tra i centrocampisti di oggi, mi riconosco in De Rossi».

CONTE ALLA JUVE - Capello approva la scelta di Antonio Conte sulla panchina Juve: «È un'idea giovane, come fu Guardiola per il Barcellona. E a lui auguro lo stesso successo», ha detto. «Ricordo che alcuni anni fa incontrai il presidente del Barcellona all'aeroporto e gli chiesi: chi prendete come allenatore? Guardiola, mi rispose. E io rimasi sorpreso. Anche Berlusconi ebbe questo coraggio con me, alle volte bisogna avere il coraggio della novità».

MERCATO - Capello ha poi parlato anche del mercato della sua ex squadra. «Non bisogna puntare alla quantità, ma alla qualità. Quando lo scorso anno il Milan ha preso Ibrahimovic e Robinho, ho telefonato a Galliani e Braida e ho detto loro: finalmente le scelte giuste. Ecco, alla Juve servono i giocatori per il salto di qualità».

LE SCELTE - «Quando lasciai la Roma per Torino, venivo da quattro anni di panchina giallorossa, e in quelle condizioni o si rivoluziona tutto o si rischia di essere una minestra riscaldata», ha aggiunto Capello, che ha anche rivelato di aver ricevuto in passato «segnali e proposte per la panchina della nazionale azzurra, ma di non aver mai sentito grande trasporto per quell'incarico, mentre da giocatore avrei dato tutto per la maglia azzurra». «Scelsi l'Inghilterra - ha spiegato Capello - perchè era una sfida più difficile e più stimolante».

I COLLEGHI - Il ct della nazionale inglese ha poi parlato di alcuni protagonisti della serie A. «Mazzarri ha portato il Napoli in Champions, ha giocatori molto interessanti e con qualche rinforzo sarà sicuramente molto competitiva anche in Europa. La trattativa con De Laurentiis? La Champions è una vera e propria banca, un moltiplicatore di entrate. Credo che l'allenatore chieda delle garanzie, ma vedrete che alla fine si metteranno d'accordo». Complimenti ad Allegri, «che ha mostrato coraggio e personalità nelle scelte, e questo i giocatori lo percepiscono subito»: perchè lo scudetto del Milan non è, come detto in una recente intervista, il primo "vero" titolo del dopo Calciopoli, ma il secondo: «Avevo dimenticato che lo scorso anno Roma e Milan erano state competitive. Ma dopo il 2006, sparite Juventus e Milan, non c'era competizione».

MONTELLA - Poi una frecciata a Montella. «Quando guidavo la Roma, giocavo con Delvecchio, Batistuta, Montella e Totti: e a quei quattro attaccanti dicevo 'uno di voi può rientrare a dare una mano ai centrocampisti?'. Sentirlo ora che nelle interviste dice la stessa cosa delle sue punte, mi fa effetto: ecco, vedi, mi dico, ripete quel che gli chiedevo io...».

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